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Libri per bambini da leggere sotto l’ombrellone: un viaggio insieme alla scrittrice Chiara Sorrentino e al suo “Poldino”

Ti consiglio un libro da leggere sotto l’ombrellone per garantire un mare pulito e ad avere fiducia in sé stessi

Poldino scritto da Chiara Sorrentino, illustrato da Beatrice Bencivenni (Giunti Editore) è una storia da leggere sotto l’ombrellone, che ci fa riflettere sull’accettazione di sé, sull’inclusione e sulla cura dell’ambiente. Poldino è un polpo divertente e pasticcione, diverso dagli altri polpi, perché è un po’ impacciato. I polpi sono molto amati a Fondalebrioso, perché aiutano sempre gli altri, ma lui non ne combina mai una giusta. Grazie ad una scoperta Poldino insegnerà che non è importante essere perfetti allo stesso modo degli altri, ma ognuno contribuisce a regalare qualcosa di sé stesso, in base alle sue capacità e al suo talento.

Fondalebrioso purtroppo è un fondale marino con molti rifiuti che gli umani ci buttano dentro, che Poldino si diverte a ripulire e proprio grazie a questo gesto aiuta i bambini a capire che il mare è un nostro bene prezioso e per questo va rispettato e tenuto pulito. Il libro è inserito nella collana Leggo Io, consigliato per le prime letture.

TITOLO: Poldino

AUTORE: Chiara Sorrentino

ILLUSTRAZIONI: Beatrice Bencivenni

EDITORE: Giunti

Età consigliata: dai 4 anni

Sei un’affermata autrice per l’infanzia, ma soprattutto sei mamma di tre splendide bimbe. Quanto è stato importante leggere Poldino per accrescere la loro autostima?
Poldino è stato il mio primo libro pubblicato che ho letto alle mie figlie e per questo gli sono molto affezionata. Penso che per coltivare una sana autostima fin da piccoli sia molto importante, tra le altre buone abitudini, leggere storie che abbiano per protagonisti personaggi imperfetti alle prese con insicurezze e difficoltà, che riescono ad affrontare e superare fino ad acquisire fiducia in loro stessi e a riconoscere e apprezzare il proprio valore, sia di per sé che in relazione agli altri, come fa Poldino nel corso della storia.

L’esclusione diventa un problema che si riscontra nelle nuove generazioni. Come mai secondo te? In che mondo i genitori devono intervenire?
L’esclusione dai giochi o da un gruppo è un fenomeno che è sempre esistito e che tutti noi abbiamo sperimentato almeno una volta nella nostra vita. Le dinamiche possono essere svariate: a volte è il bambino stesso che tende ad isolarsi, perché non si sente all’altezza del contesto o della situazione. Altre volte, invece, il bambino viene respinto da un gruppo più o meno indirettamente, perché considerato diverso. In entrambi i casi è un’esperienza dolorosa sia per il bambino che per i suoi genitori. Sono situazioni che si verificano, purtroppo, per mancanza di empatia, per l’incapacità di immedesimarsi e di aprirsi agli altri. Allenare i bambini ad osservare con le lenti dell’empatia e della curiosità è una buona strategia per favorire l’inclusione sociale.

Nel fondale marino Poldino colleziona molti reperti umani. In che modo bisogna educare i bambini, ma anche gli adulti, alla salvaguardia ambientale?
Con l’esempio in primis, e poi cercando di far capire le conseguenze delle proprie azioni nei confronti della natura e degli animali, senza minimizzare. Non ci sono azioni sbadate ma comportamenti maleducati e deleteri che possono danneggiare gravemente la natura, e così anche noi stessi, perché siamo parte di un sistema in cui siamo tutti collegati.

I talenti vanno incoraggiati. Poldino impara da solo a suonare il flauto animando gli abitanti del mare. Le tue bimbe hanno delle passioni?
Sì ne hanno! La più grande ha la passione per il nuoto, il pianoforte ed è sempre pronta ad aiutare gli altri. La seconda ama nuotare, fare ginnastica ritmica e far ridere gli altri e con la più piccola di un anno ancora dobbiamo scoprirlo!

Perché bisogna leggere sotto l’ombrellone questo libro?
Consiglierei di leggerlo per sognare di vivere un’avventura allegra in fondo al mare che porti a galla i propri talenti e quelli degli altri!