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Russia, condannata a 12 anni di carcere per tradimento: “Ha donato 51 dollari a un ente di beneficienza che aiuta Kiev”

Dodici anni di carcere per aver raccolto fondi per l’esercito ucraino: Ksenia Khavana, una donna con doppia cittadinanza, russa e statunitense, è stata condannata da un tribunale di Mosca con l’accusa di tradimento. Identificata dalle autorità russe con il nome da nubile Karelina, era stata arrestata a Ekaterinburg a febbraio. La settimana scorsa, secondo quanto […]

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Dodici anni di carcere per aver raccolto fondi per l’esercito ucraino: Ksenia Khavana, una donna con doppia cittadinanza, russa e statunitense, è stata condannata da un tribunale di Mosca con l’accusa di tradimento. Identificata dalle autorità russe con il nome da nubile Karelina, era stata arrestata a Ekaterinburg a febbraio. La settimana scorsa, secondo quanto riportato dai media locali, si è dichiarata colpevole nel processo che si è svolto a porte chiuse. Il Servizio di sicurezza federale russo ha dichiarato che “ha raccolto denaro nell’interesse di una delle organizzazioni ucraine, che è stato poi utilizzato per acquistare forniture mediche tattiche, attrezzature, armi e munizioni per le forze armate di Kiev”. Secondo il gruppo per i diritti The First Department, le accuse scaturiscono da una donazione di 51 dollari fatta a un ente di beneficenza statunitense che aiuta l’Ucraina. Khavana ha ottenuto la cittadinanza Usa dopo avere sposato un cittadino statunitense ed essersi trasferita a Los Angeles. Era tornata in Russia per fare visita alla sua famiglia.

Da quando ha inviato le truppe in Ucraina nel febbraio 2022, la Russia ha dato un forte giro di vite al dissenso e ha approvato leggi che criminalizzano le critiche e le osservazioni ritenute in grado di screditare l’esercito russo. Da allora è aumentata la preoccupazione che la Russia possa prendere di mira cittadini Usa da arrestare. Nel più grande scambio di prigionieri fra Russia e Occidente dalla fine della Guerra fredda, questo mese la Russia ha rilasciato il giornalista del Wall Street Journal Evan Gershkovich e il responsabile americano di sicurezza aziendale Paul Whelan, che erano entrambi in carcere in Russia con condanne per spionaggio, nonché Alsu Kurmasheva, una giornalista di Radio Liberty/Radio Free Europe condannata a sei anni e mezzo con l’accusa di aver diffuso “false informazioni” sull’esercito russo. La Russia ha anche rilasciato diversi esponenti di spicco dell’opposizione che erano stati imprigionati per aver criticato l’operazione militare in Ucraina.