Questa settimana, anche Johnson & Johnson ha raggiunto un accordo da 6,5 miliardi di dollari per risarcire le vittime coinvolte in circa 61 mila cause civili
L’iconica azienda di cosmetici Avon Products ha presentato istanza di fallimento negli Stati Uniti, schiacciata dal peso di centinaia di cause legali legate ai presunti effetti cancerogeni del talco utilizzato nei suoi prodotti. Secondo il documento depositato in tribunale, Avon si trova ad affrontare 386 cause pendenti, con richieste di risarcimento milionarie. Nonostante l’azienda abbia sempre negato la presenza di amianto nei suoi prodotti a base di talco, le spese legali e i risarcimenti richiesti hanno portato la società sull’orlo del collasso finanziario.
Fondata nel 1886, Avon è diventata un simbolo della vendita porta a porta, entrando nell’immaginario collettivo di generazioni di donne. Nel 2020, l’azienda è stata acquisita dalla società brasiliana Natura, che si è offerta di fornire un sostegno finanziario per affrontare la crisi. Tuttavia, il timore di ulteriori azioni legali ha spinto Avon a cercare protezione attraverso la procedura di bancarotta, nota come “Chapter 11”, che permette alle aziende statunitensi di riorganizzarsi e proteggersi da ulteriori cause legali.
Avon non è la prima azienda a ricorrere a questa procedura a causa delle controversie sul talco: questa settimana, anche Johnson & Johnson ha raggiunto un accordo da 6,5 miliardi di dollari per risarcire le vittime coinvolte in circa 61 mila cause civili.