Gli occhi chiusi in un’espressione assorta, le labbra incollate. Il bacio sulla bocca ha fatto il giro del mondo. Ma era un fake. Una foto, diventata in poche ore virale sui social, mostra Donald Trump che si abbandona ad un improbabile effusione con la rivale nella corsa alla Casa Bianca, Kamala Harris. E’ uno dei primi risultati, creati con l’intelligenza artificiale, di Gork-2, la nuova chatbot lanciata da Elon Musk, con cui il miliardario proprietario di Tesla, X e Space-X – che il 13 luglio ha espresso il suo endorsement pubblico per il candidato repubblicano e ha già rilanciato fake news sulla sua avversaria – vorrebbe fare concorrenza ad altri generatori di IA come OpenAI, Google e Anthropic.
Altre immagini artificiali che circolano vedono Musk e Trump che si baciano, un altro bacio tra Joe Biden e l’ex cancelliera tedesca Angela Merkel e di nuovo Trump e Harris che alzano il pollice dalla cabina di un elicottero davanti alle Torri Gemelle che bruciano l’11 settembre 2001. “Congratulazioni al team operoso di X.AI”, ha scritto Musk in un post sulla stessa piattaforma, a cui alcuni utenti hanno risposto appunto postando foto che hanno provato a generare con l’intelligenza artificiale. “Siamo entusiasti di rilasciare un’anteprima di Grok-2, un significativo passo avanti rispetto al nostro precedente modello Grok-1.5”, ha annunciato X.AI, spiegando che “Grok-2 e Grok-2 mini sono attualmente in versione beta su X”.
Il tema dei materiali fake ha invaso la campagna elettorale per le presidenziali. Ieri Trump ha rilanciato le false accuse diffuse sui social secondo cui Harris avrebbe utilizzato l’intelligenza artificiale per fabbricare una foto dei suoi sostenitori ad un raduno in Michigan la scorsa settimana, accuse smentita da foto e video. “Qualcuno ha notato che Kamala ha imbrogliato all’aeroporto? Non c’era nessuno vicino all’aereo, e lei ha imbrogliato con l’intelligenza artificiale, e ha mostrato una ‘folla’ enorme di cosiddetti follower, ma non esistevano!” ha scritto il candidato repubblicano alla presidenza nel primo di una serie di post. “Non c’era nessuno!” ha aggiunto in un secondo post.
Il tycoon si è sempre vantato di aver avuto folle superiori ai suoi rivali, ad esempio alla cerimonia di insediamento rispetto a quella del suo predecessore Barack Obama (ma non era vero). Recentemente ha affermato addirittura che il 6 gennaio 2021 per il suo comizio vicino al National Mall, poco prima dell’assalto a Capitol Hill, c’erano più persone che di quelle accorse il 28 agosto del 1963 per ascoltare il celebre discorso “I have a dream” di Martin Luther King. Ed ora è spiazzato dal fatto che Harris nei suoi comizi gli ha tolto il primato delle folle “oceaniche”.