Cronaca

Disavventura sul volo Malaga-Bari, passeggeri bloccati a bordo senza aria condizionata: “Poi l’aereo è partito lasciandoci a terra”

Disavventura a Malaga per più di 150 passeggeri a bordo del volo Ryanair diretto a Bari del 14 agosto. Il volo che doveva partire alle 18,25 ha avuto prima un lungo ritardo, poi, una volta fatti scendere i passeggeri che si trovavano a bordo “senza aria condizionata”, è decollato lasciandoli a terra. A denunciare quanto accaduto uno dei passeggeri, Luca Savella, che ha pubblicato un lungo sfogo sui social, condividendo i video di quanto accaduto.

“Dopo averci comunicato un primo ritardo di un’ora, tra l’altro ormai diventato abitudine quando si tratta di questa compagnia aerea, la stessa (che evidentemente ritiene trattare esseri umani come delle bestie) ci fa salire su un aereo, a quanto pare guasto, senza aria condizionata. Oltre 150 passeggeri in attesa di partenza in un aereo con al suo interno, forse, 50 gradi. Dopo averci tenuto in ostaggio con la falsa promessa di ripartire in tempi brevi, la situazione è diventata attimo dopo attimo insostenibile. Bambini che piangevano, persone che si sentivano male, nell’aereo la situazione era sempre peggiore. Praticamente ci mancava il respiro. Abbiamo chiamato la Polizia, preteso di scendere da quell’aereo”. Tutti i passeggeri così lasciano l’aereo, racconta Savella, con le loro valigie. “I medici hanno dovuto soccorrere chi tra attacchi di panico e mancanza d’aria, si stava sentendo male”, aggiunge il passeggero. Rispediti in aeroporto i passeggeri attendono così una nuova comunicazione e fanno di nuovo i controlli. Ma lì “nessuno ci ha comunicato più nulla“. “Dopo ore chiediamo informazioni e la risposta che ci viene data è la seguente: ‘L’aereo è partito. La colpa è vostra che siete scesi. Ora dovete pagarvi un nuovo aereo’“. Dopo il danno, quindi “anche la beffa“. Alla fine la compagnia, dopo ore di “urla e proteste”, “ci promette una sistemazione in hotel per passare la notte su un letto e la possibilità di pagare, a nostre spese, un nuovo volo aereo, salvo poi rimborsarci tutto, con ricevute alla mano, in futuro”. Una sistemazione che però, denuncia ancora Savella, alle 7,15 del mattino non era stata ancora trovata, almeno non per tutti ma solo per qualche fortunato. Luca, racconta, si è poi organizzato in autonomia prendendo prima un volo per Bologna e poi uno per Bari, non trovando voli diretti per la sua destinazione.

Video/ concessi da Luca Savella