La multinazionale statunitense Slb, la più grande società di servizi per giacimenti petroliferi al mondo, si sta espandendo in Russia nonostante le sanzioni nei confronti di Mosca. Slb approfitta anche dell’uscita dal mercato russo dei principali rivali, ovvero Baker Hughes e Halliburton, a loro volta statunitensi, che hanno venduto le loro attività russe a imprenditori locali nel 2022.

A darne notizia è il quotidiano inglese Financial Times che ricorda anche come la società, con sede a Houston e precedentemente nota come Schlumberger, abbia firmato nuovi contratti e assunto centinaia di dipendenti in Russia. Nell’ultima trimestrale Slb ha registrato profitti per 1,2 miliardi di dollari, in crescita del 19%. I ricavi sono saliti del 13% a 9,1 miliardi di dollari, nonostante la flessione sul mercato statunitense. L’82% dei proventi del gruppo proviene comunque dall’estero. A controllare la società sono i colossi della finanza americana. Il primo azionista è il gruppo Vanguard con il 9,6%, seguito da Blackrock (8%), Capital World (7,3%) e State Street (4,7%). Statunitense fino al midollo, insomma.

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