Non è la prima volta e non sarà l’ultima a Roma come in altre città d’arte. Incidere il proprio nome o quello della fidanzata sul Colosseo come su qualsiasi altro un monumento è un reato. Questa volta è stato un turista ucraino di 19 anni a sfregiare con le sue iniziali una parete dell’Anfiteatro Flavio tra l’ingresso del primo anello e l’atrio. Una testimone ha assistito alla scena e ha avvisato la vigilanza. Bloccato il vandalo, è stato denunciato dalla polizia del commissariato Celio e sanzionato.

Due anni fa gli episodi erano stati diversi, in almeno due casi i turisti erano stati filmati in azione. Ai vandali viene solitamente contestato il deturpamento e deterioramento di beni culturali. Il reato cui è accusata (art. 518 duodecies del codice penale) è anche punito con la reclusione da due a cinque anni e si rischia una multa fino a 15mila euro.

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