Mentre in Italia le opposizioni rilanciano la raccolta firme a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare sul salario minimo, uno studio mostra che in Germania la misura ha migliorato significativamente la situazione finanziaria dei lavoratori a basso reddito, in particolare nella Germania orientale, e l’effetto positivo si è fatto sentire fino ai redditi medi.

La Germania ha introdotto il salario minimo legale di 8,5 euro (9,3 dollari) all’ora il 1° gennaio 2015. Nove anni dopo è salito, con aumenti progressivi, a 12 euro l’ora. Una ricerca dell’Istituto di ricerca economica e sociale parte della Fondazione Hans Bockler dei sindacati tedeschi, pubblicata venerdì, evidenzia che tra il 2013 e il 2018 i redditi sono aumentati in media del 21%, aggiustati per l’inflazione, per i dipendenti della Germania orientale, e del 31% per quelli con un salario mensile di poco inferiore a 1.300 euro (1.430 dollari). Anche nella Germania occidentale gli effetti del salario minimo sono stati positivi, ma meno pronunciati, in quanto meno persone lavorano per bassi salari. L’aumento nella fascia di reddito più bassa è stato di circa il 12%, secondo lo studio.

“È probabile che si tratti soprattutto di un effetto del salario minimo”, ha dichiarato Toralf Pusch, autore dello studio ed esperto del mercato del lavoro. Il salario minimo ha contribuito in modo significativo a ridurre le disuguaglianze salariali in varie regioni, ha detto. “Il chiaro aumento dei redditi mensili confuta anche le preoccupazioni di alcuni esperti che criticano il salario minimo, secondo i quali i datori di lavoro potrebbero di conseguenza ridurre il numero di ore dei dipendenti nel settore del salario minimo”.

Nei giorni scorsi Elly Schlein, segretaria del Partito democratico, ha rilanciato su Instagram la raccolta firme a favore del salario minimo: “In Italia ci sono oltre 3 milioni e mezzo di lavoratrici e lavoratori poveri, cui Giorgia Meloni e la destra hanno voltato le spalle. Hanno affossato la nostra proposta unitaria per introdurre finalmente il salario minimo anche nel nostro Paese. Una legge che rafforza la contrattazione collettiva, combatte i contratti pirata e sancisce che sotto i 9 euro all’ora non sia lavoro, ma sfruttamento. Per questo vogliamo riportarla in Parlamento con la forza di migliaia delle vostre firme! Al link nel primo commento potete firmare online la nostra proposta di legge di iniziativa popolare per questa battaglia per la dignità del lavoro di tutte e di tutti. Firmate anche voi su Salariominimosubito.it!”.

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