“Altro che botto, è una vera Santa Barbara”. Scriveva così vent’anni fa il Secolo XIX parlando del mercato del Genoa, e aveva ragione: il club da poco era stato rilevato da Enrico Preziosi, per la nuova stagione, accanto al già fortissimo Diego Milito arrivato a gennaio, aveva preso nientepopodimeno che Alan Shearer. Se Milito già si intuiva fortissimo, ma avrebbe dimostrato solo negli anni a venire che splendido attaccante fosse, Shearer era un vero e proprio monumento al gol. Certo, aveva 33 anni, ma era perfettamente integro fisicamente e in grado di fare 28 gol in 52 partite in una sola stagione col suo Newcastle, tra Premier League e Coppa Uefa, dove i Magpies erano arrivati fino in semifinale. Insomma, Milito–Shearer per una squadra di Serie B non era una coppia d’attacco ma effettivamente “una vera Santa Barbara”. Una notizia da far tremare i polsi ai tifosi genoani, che si riversano in massa sul mezzo di comunicazione preferito di quel momento ancora ante-social: i forum a tema.
L’eccitazione è tanta, in quelle giornate di giugno rotte da quella bomba di mercato: per il valore della punta, per la squadra che si stava allestendo, perché arrivava un campione che avrebbero fortemente voluto i cugini blucerchiati qualche anno prima. Già, perché Alan Shearer si era messo in mostra negli anni del Blackburn Rovers: a suon di gol era riuscito a portare il titolo nel Lancashire dopo ottant’anni dall’ultima volta e a metà degli anni Novanta era uno dei centravanti più bramati d’Europa, vecchio pallino dell’avvocato Agnelli, che tuttavia non era riuscito a portarlo alla Juventus, perché il giocatore era innamorato di un’altra maglia bianconera. Nel ’96, quando deve lasciare Blackburn, lo vogliono un po’ tutti: la Juve e il Manchester United, squadre che gli garantirebbero vittorie e prestigio, e poi club che ambiscono ad essere grandi come la Roma di Franco Sensi e la Sampdoria di Enrico Mantovani. Ci provano seriamente i blucerchiati, ma nulla, Shearer non sente ragioni: è un “geordie” doc, e quando arriva la chiamata del Newcastle non esita un istante. “Non vincerò più niente in carriera? Fa nulla, ma io da qui non me ne andrò mai più” dirà a chi gli fa notare che cuore e ambizione portavano su strade differenti.
Una storia d’amore che quindi, a leggere il Secolo XIX, si sarebbe dovuta interrompere nel 2004, con Shearer pronto a vestire la maglia rossoblù salutando Newcastle upon Tyne a 34 anni. Tutto fatto: “Firma fino al 2007”, scrive il quotidiano genovese, che riporta una presunta conferma arrivata dallo stesso Enrico Preziosi in tarda serata. Nell’articolo viene relegato alle righe finali l’acquisto del povero Vittorio Tosto, passato totalmente in secondo piano. C’è solo un problema: Tosto a Genova ci arriverà davvero, Shearer no. E non per qualche intoppo dell’ultimo minuto, ma perché una trattativa non c’era mai stata e neppure un interessamento. Il giorno dopo infatti l’inglese cadrà dalle nuvole: “Ho letto di questa notizia, ma non c’è nulla di vero. Il prossimo sarà il mio ultimo anno da calciatore e voglio provare a vincere qualcosa con il Newcastle”. In realtà Shearer di stagioni con i Magpies ne giocherà altre due, facendo altri 33 gol, diventando capocannoniere della Coppa Uefa 2005 ma senza vincere nulla. E senza andare al Genoa.
Uno scherzo, già: fu uno scherzo quello che a giugno 2004 agitò i sogni dei genoani. Una voce come tante aveva preso a girare, e i giornalisti del Secolo avevano giustamente deciso di verificarla direttamente alla fonte, chiamando il presidente Enrico Preziosi, o meglio la sua portavoce. Interrogato in proposito Preziosi pensò che fosse uno scherzo e decise di replicare facendo altrettanto: “Sì sì, tutto vero, contratto fino al 2007” e via le pagine, gli annunci, il tam tam sui forum e nei bar. Poi il risveglio, e Preziosi che spiega la burla: “Mai stato nei nostri sogni: mi chiamano “The Joker” e al Joker piace scherzare. E l’altra sera ho giocato” dirà il presidente rossoblù. Dal mercato arriverà Ciccio Cozza, il Genoa verrà promosso in A sul campo, e poi retrocesso in C1 per illecito sportivo. Milito e Shearer non hanno mai giocato assieme, purtroppo.