In una Sicilia alle prese con la siccità e una gravissima crisi idrica, accade che migliaia di litri d’acqua potabile vengano persi per la rottura di un tubo non riparato da quasi due anni. A raccontarlo all’Ansa sono abitanti, turisti e commercianti di Giardini Naxos (Messina) una delle località balneari più popolari della Sicilia orientale, affacciata su uno splendido mare con magnifiche spiagge. Nei pressi dell’elisuperficie e del depuratore della cittadina, dal manto stradale sgorgano rivoli di acque chiare che si riversano in abbondanza sulla strada, dove peraltro passano numerosi pedoni e tante auto.
“Abbiamo segnalato più volte il problema al Comune”, dicono i residenti, “ma la risposta è sempre la stessa: “La rete è vecchia, appena possibile interverremo”. Sono passati quasi due anni e stringe il cuore vedere buttata tanta acqua quando qui non piove da mesi. A un’email inviata all’ufficio acquedotto del comune è stato risposto di rivolgersi all’ufficio tecnico. Abbiamo fatto anche questo, ma non si è ancora visto nessuno“. Quest’estate, proprio a Giardini Naxos, ci sono stati grandi problemi dovuti alla mancanza di acqua potabile e alla fornitura a singhiozzo di acqua in alcuni quartieri.
Quello della cittadina siciliana è un episodio simbolo dello stato della rete idrica in Italia, dove gli acquedotti perdono per strada in media il 36% dell’acqua che trasportano (con punte di oltre il 50% al Centro-Sud). Secondo un rapporto Utilitalia (la federazione delle imprese di acqua, energia, ambiente) del maggio 2016, servirebbero investimenti di almeno cinque miliardi all’anno per la rigenerazione, riparazione e manutenzione della rete.