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Donna muore in un parco divertimenti Disney, ma il marito non può fare causa: “Abbonandosi a Disney+ ha accettato una clausola di rinuncia”

La vicenda è accaduta nel parco divertimenti di Orlando, in Florida, e ha svelato un particolare poco noto dell'accordo con i fruitori del servizio streaming del colosso dell'intrattenimento

Un uomo ha fatto causa a Walt Disney Parks and Resorts e a un ristorante che si trova nel parco divertimenti di Orlando, in Florida, dopo che sua moglie è morta a causa di una reazione allergica scatenata – a suo dire – da quanto mangiato nel locale, malgrado le diverse raccomandazioni allo staff al momento dell’ordine. Il colosso dell’intrattenimento, però, ha chiesto alla corte di respingere la causa da 50mila dollari intentata dal vedovo. Il motivo? Sottoscrivendo in passato un periodo di prova gratuita a Disney+ Jeffrey Piccolo, questo il suo nome, avrebbe accettato di risolvere qualsiasi controversia con il gruppo in via extragiudiziale.

LA DIFESA DI DISNEY – “Siamo profondamente rattristati dalla perdita della famiglia e comprendiamo il loro dolore”, ha fatto sapere nelle scorse ore un portavoce della Disney in riferimento alla vicenda accaduta nell’ottobre 2023. “Dato che questo ristorante non è né di proprietà né gestito dalla Disney, ci stiamo semplicemente difendendo dal tentativo dell’avvocato del querelante di includerci nella loro causa contro il ristorante”.

COSA DICE IL CONTRATTO – La mozione depositata dagli avvocati di Disney, citata da molti media americani, riporta: “Le condizioni d’uso, fornite con il contratto di abbonamento, includono una clausola di arbitrato vincolante. La prima pagina del contratto di abbonamento afferma che qualsiasi controversia tra l’utente e noi, fatta eccezione per le controversie di modesta entità, è soggetta a una rinuncia all’azione collettiva e deve essere risolta attraverso un arbitrato individuale vincolante”.

LA RISPOSTA DELL’AVVOCATO – Brian Denney, avvocato di Piccolo, in una dichiarazione legale in risposta alle affermazioni della Disney, ha definito l’argomentazione del gruppo “assurda” e ha aggiunto che l’idea che iscriversi a una prova gratuita di Disney+ impedirebbe al cliente il diritto a un processo con giuria “con qualsiasi affiliato o sussidiario della Disney, è così scandalosamente irragionevole e ingiusta da sconvolgere la coscienza giudiziaria”. Per questo motivo ha chiesto che il tribunale rifiuti l’arbitrato.