“Forse avrei dovuto farglieli in privato”. Questa la riflessione di Massimo Boldi sulla bufera che l’ha travolto dopo il caso degli auguri di Ferragosto dedicati alla premier Giorgia Meloni. Intervenuto in un’intervista a Il Giornale, ‘Cipollino’ ha spiegato il suo rapporto con la presidente del Consiglio: “Io e Giorgia Meloni ci siamo scritti in questi ultimi tempi diverse volte su WhatsApp. Lei è sempre un personaggio notevole. La ammiro molto. Anche come donna a me è sempre piaciuta. Lei tra l’altro mi ricorda molto la mia povera moglie, Marina. E poi mi piace la politica che lei fa. E la fa molto bene”.
Gli apprezzamenti, dunque, sarebbero sì di natura politica, ma non solo. Perché della Meloni, Boldi apprezza anche “come è cambiata d’aspetto in questi ultimi due anni. Mi piace come si muove, come cerca di aggiustare i tiri sbagliati precedenti, come parla l’inglese, come dialoga con Biden e con tanti altri statisti”. E non è mancata l’occasione per una frecciatina ai suoi colleghi di sinistra: “Per chiunque faccia la mia professione è sempre stato logico professarsi di sinistra. Ti dà quel tono in più, dell’intellettuale, dell’impegnato. Io invece sono sempre stato una persona libera. Io voglio far divertire tutti: i rossi, i verdi, i gialli..”.
Il clamore mediatico è stato tale da spingere la stessa premier Giorgia Meloni ad intervenire “in difesa” di Boldi: “È triste vedere come, nel mondo degli odiatori di professione persino un semplice commento di auguri di buon Ferragosto possa scatenare insulti di massa e offese gratuite“, ha scritto sui social mandando un abbraccio allo ‘storico’ Cipollino.