Negli anni ’60 venne fuori su Carosello una pubblicità di un olio di oliva che ancora oggi è considerata un classico. Mostrava un personaggio che sogna di correre dietro a una bella ragazza, ma non riesce a raggiungerla perché è troppo grasso. Quando si risveglia, si accorge che era solo un incubo e salta sul letto tutto felice esclamando “la pancia non c’è più!”. Fu un notevole “tormentone” all’epoca; oggi diremmo che lo slogan era “andato virale”. Se siete troppo giovani per ricordarvelo, lo trovate sul Web. E’ uno spasso!

Qualcosa di simile è successo nel campo sul quale lavoro fin da quando ero un ricercatore all’università di Berkeley negli anni ’80. Per molti anni, a partire dalle grandi crisi energetiche degli anni ’70, siamo vissuti in un incubo di scarsità di energia. Sapevamo che il petrolio e gli altri combustibili fossili erano inquinanti e destinati a esaurirsi prima o poi. Ma non sapevamo come liberarcene.

Ma le cose sono cambiate. Ci siamo svegliati e oggi l’incubo dell’energia non c’è più.

Ora, attenzione, non mi fate dire che il problema ce lo eravamo soltanto sognato. C’era, eccome, e ci sono voluti decenni di lavoro di ricerca e sviluppo per risolverlo. Ma tutto questo lavoro ha pagato e ora ci siamo accorti che l’energia rinnovabile, fotovoltaico, eolico, e altre cosette, è perfettamente in grado di sostituire i fossili senza tutti i problemi di inquinamento, esaurimento, e riscaldamento globale che portano i fossili. L’energia rinnovabile non si esaurirà mai e costa anche molto meno!

In più, il crollo dei prezzi delle batterie al litio rende possibile utilizzarle per immagazzinare energia e evitare le fluttuazioni giornaliere della produzione. Per quanto riguarda le fluttuazioni stagionali, può darsi che ci vogliano altre soluzioni, ma abbiamo già un ventaglio di possibilità promettenti, dall’idrogeno ai combustibili sintetici.

Non mi fate neanche dire che il problema dell’energia può sparire dalla sera alla mattina. Nel mondo reale, ci vuole del tempo per cambiare le cose. Per eliminare il petrolio ci vorranno anni, come minimo un paio di decenni. Ma si può fare. Per rimanere con il parallelo con il carosello dell’olio di oliva, diciamo che abbiamo trovato una dieta che funziona e che se la seguiamo ci libereremo dalla pancia. L’energia rinnovabile funziona e ci può liberare dal petrolio se seguiamo la strada giusta. Il che vuol dire investirci sopra e accettare qualche compromesso. Ma, dopotutto, anche le diete qualche sacrificio lo richiedono.

Se vogliamo energia pulita e a basso costo, per prima cosa dobbiamo accettare di vedere torri eoliche e pannelli fotovoltaici in Italia. Basta poco: una stima ragionevole è tra il 2% e il 3% del territorio nazionale, in gran parte ottenibile su zone già urbanizzate. Ne basterà anche meno se ci decidiamo a rendere più efficiente il sistema energetico ed evitare gli sprechi. Questo sembra che sia comunque troppo per certe persone che, evidentemente, preferiscono avvelenarsi col petrolio e altra robaccia – pagandoli anche cari. D’altra parte, è anche vero che non tutti riescono a seguire una dieta, anche se sanno che gli farebbe bene.

Se ci rimbocchiamo le maniche da subito, ci potremmo davvero risvegliare dall’incubo energetico in un mondo più sano e più pulito, e con tanta energia a basso costo disponibile!

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