La contrada della Lupa si aggiudica il Palio di Siena dedicato alla Madonna Assunta: a trionfare è il cavallo Benitos (un castrone sauro di sette anni al suo esordio) con il fantino Dino Pes detto “Velluto”: 43enne sardo nato a Silanus (Nuoro) Pes è il fantino più anziano e si tratta della sua prima vittoria in carriera al Palio di Siena, dopo averne corsi dieci.
Al secondo posto la Selva, terzo posto per la Chiocciola. La precedente vittoria della Lupa risaliva al 16 agosto 2018 con il fantino Giuseppe Zedde detto Gingillo che montava il cavallo Porto Alabe. La Contrada con i colori bianco e nero con liste arancio ha conquistato così il Drappellone disegnato dall’artista Riccardo Guasco, detto Rik. Per la Lupa si tratta della sua 38esima vittoria nella storia secolare del Palio.
La corsa sul tufo in piazza del Campo si è svolta sabato sera, con l’ingresso dei cavalli alle ore 19, dopo il rinvio di venerdì imposto dalla pioggia improvvisa. Si è trattato di una Carriera molto tesa a causa delle rivalità tra coppie di contrade e la Mossa valida è arrivata dopo circa 45 minuti. Il precedente Palio della Madonna di Provenzano di luglio era stato vinto dalla contrada dell’Onda con il cavallo Tabacco e il fantino Carlo Sanna detto Brigante.
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Roma, 17 ago (Adnkronos) - Un'omaggio nel cimitero di Sassari, la città dove era nato il 26 luglio 1928, presso la tomba di famiglia dove è sepolto, in forma strettamente privata. Così i familiari di Francesco Cossiga hanno ricordato l'ex Presidente della Repubblica, in occasione del 14/mo anniversario della morte.
Roma, 17 ago. (Adnkronos) - "Credo proprio di non essere l’unico a conoscere e apprezzare il legame specialissimo e appassionato che unisce Stefania Proietti ad Assisi. Penso che solo l’amore altrettanto grande che ha per l’Umbria possa eguagliarlo. E so che soltanto un generoso senso del dovere civico verso la gente e i territori del 'cuore verde d’Italia' sommato all’acuta coscienza dell’urgenza politica in questa fase complicata della vita della nostra democrazia hanno spinto l’attuale sindaca di Assisi e presidente delle Provincia di Perugia ad accettare la candidatura alla presidenza della Regione Umbria che le è stata offerta da un campo larghissimo di forze di progresso. Le dico grazie anch’io". Lo afferma l'eurodeputato del Pd Marco Tarquinio.
"La sua candidatura -aggiunge- è davvero una candidatura 'per'. Per la sua gente umbra. Per una terra ricca di luoghi preziosi che è molto di più della somma delle sue straordinarie parti. Siamo amici e ci stimiamo, condividiamo impegni e speranze. In tante occasioni sono stato lieto di poter sostenere la voce e i gesti di dialogo e di pace e la buona amministrazione di Stefania Proietti. Oggi persino di più. Stefania Proietti sa che cosa serve all’Umbria, ha valori e ideali saldi, vive a maniche rimboccate. Le umbre e gli umbri lo sanno”.
Roma, 17 ago. (Adnkronos) - "Sullo ius scholae ci sono i numeri per costruire una maggioranza trasversale in Parlamento e trovare un giusto punto di sintesi. È urgente intervenire per i e le tantissime giovani del nostro Paese che hanno studiato e fatto sacrifici, ma per colpa di leggi ingiuste varate da una destra che vuole solo proibire, anziché proporre soluzioni, non sono ancora italiani. Per questo invito Giorgia Meloni a riflettere, perché lo ius scholae, ovvero investire sull’istruzione e sulla formazione, sarebbe un passo in avanti culturale e democratico per il nostro Paese." Così Angelo Bonelli, deputato di Alleanza Verdi Sinistra e portavoce nazionale di Europa Verde.
Roma, 17 ago. (Adnkronos) - "Con il sì di Stefania Proietti alla candidatura a presidente della Regione per un largo arco di forze di centrosinistra, civiche e progressiste, l’Umbria può guardare con fiducia al proprio futuro. Stefania è una donna forte e tenace, animata da autentico spirito civico, che alla guida del Comune di Assisi e della Provincia di Perugia ha saputo dare prove di capacità amministrativa e di governo". Lo afferma il senatore del Pd Walter Verini.
"L’Umbria e le sue città -ricorda- hanno conosciuto lunghi anni di buongoverno della sinistra, interrotti però dal 2014, anche a causa della difficoltà a rinnovare e rigenerare il sistema. Ma questi anni di governo della destra hanno dimostrato il fallimento di queste forze, producendo gravi danni alla regione, alle popolazioni, alle comunità. Con la vittoria della Ferdinandi a Perugia e di altri sindaci progressisti in diverse città, con la candidatura di una personalità civica come Stefania Proietti l’Umbria saprà aprire una fase davvero nuova della sua vita sociale, civile e culturale. La Proietti potrà -da presidente- guidare questa sfida di futuro, con forza, autonomia, apertura".
Roma, 17 ago. (Adnkronos) - "Molti esponenti del centrodestra barese, anche di Forza Italia, si meravigliano del fatto che il nuovo sindaco Leccese abbia inserito nella Giunta una donna che ha oltraggiato Papa Francesco e ha irriso recentemente, in maniera ingiuriosa, tutti i leader del mondo in Puglia al G7. La cosa era talmente enorme che la protagonista ha rinunciato, per ora, alle sue deleghe. Hanno fatto bene quindi quanti hanno espresso la indignazione, ma io sinceramente non mi sono meravigliato. Il clima di impunità che si vive in Puglia, con una Procura che ha fatto capire bene quale è la sua posizione, con i vari Emiliano, Decaro ed i Leccese, nella condizione di poter fare tutto ed il contrario di tutto, fa capire a che punto può arrivare l'arroganza". Lo afferma Maurizio Gasparri, responsabile Enti locali di Forza Italia.
"Quando è lecito andare nelle case dei familiari dei boss, come ha raccontato Emiliano, quando è possibile insultare impunemente il ministro dell'Interno, come ha fatto tale don Cassano, dell'associazione Libera di Don Ciotti, che ancora non si sono scusati nei confronti di Piantedosi, quando si possono assumere quelli che si sono assunti in alcune aziende municipalizzate, volevate -si chiede l'esponente azzurro- che non tentassero di mettere in Giunta a Bari, nelle file della sinistra, una persona che ha offeso perfino il Pontefice?"
"Sono arroganti. Ma prima o poi su Bari, grande e nobile città, sventolerà la bandiera della giustizia e della libertà, oggi strappate da un potere locale arrogante e impunito, di cui questo assessore -conclude Gasparri- è un’adeguata espressione”.
Roma, 17 ago. (Adnkronos) - "Apprendo con sollievo che la dottoressa Carlotta Nonnis Marzano avrebbe rinunciato all’incarico di assessore al Comune di Bari. Scrivere post vergognosi sul Papa, definire i membri del Governo viscidi discendenti dei fascisti, bollare i partecipanti al G7 in Puglia come inutili parassiti che senza protezione delle 'Forze dell’Ordine' (scritto proprio così, con le virgolette) non tornerebbero vivi a casa va molto al di là della libera manifestazione del pensiero. La libertà di espressione non può essere invocata per giustificare affermazioni che, invece di contribuire a un dibattito civile e costruttivo, inneggiano alla violenza o minano la dignità delle istituzioni. Non si tratta di censurare le opinioni dissenzienti, ma di garantire che il discorso pubblico rimanga uno strumento di progresso e non una piattaforma per diffondere messaggi pericolosi". Lo afferma Davide Bellomo, deputato della Lega e componente della commissione Giustizia della Camera.
"Chi ricopre incarichi amministrativi -aggiunge- ha una responsabilità ancora maggiore: le parole contano e hanno il potere, specie se incitano all’odio e alla violenza, di influenzare le azioni. Se il passo indietro della Nonnis Marzano è stato indotto dal sindaco, ci troviamo di fronte all’immediata correzione, da salutare sempre con favore, di un errore grave commesso da Leccese. Restano tuttavia molti interrogativi sulla scelta operata e su cosa l’abbia guidata. Non posso e non voglio credere che nessuno sapesse di questi post deliranti, al limite del rilievo penale. In un momento in cui la nostra città affronta sfide complesse, non possiamo permetterci ambiguità o la reiterazione di errori che appartengono a un passato da dimenticare".
"Di compagni che sbagliano -conclude Bellomo- ne abbiamo conosciuti già tanti. Sono certo che il sindaco farà chiarezza, e magari anche tesoro, di un episodio solo in apparenza secondario”.
Roma, 17 ago. (Adnkronos) - "È sempre più evidente come sia in corso una ulteriore accelerazione della tendenza ad aumentare il controllo del governo sull'accesso ai media e alle informazioni in Russia, e che la battaglia delle informazioni sia un pezzo sempre più strutturale della guerra ibrida in atto. E’ anche per questo che difendere il giornalismo d’inchiesta, la libera di informazione e il servizio pubblico è qualcosa di rilevante. E dirlo nel giorno in cui si richiamano in patria dall’Ucraina due giornalisti della nostra Tv di Stato che hanno fatto il proprio dovere, ha un ulteriore valenza in più. Su cui dovremmo riflettere tutti. Perché ci sono troppi silenzi in queste ore. E arrivano tutti da destra". Lo afferma il senatore Enrico Borghi, capogruppo al Senato di Italia viva.
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