Mentre il dibattito sulla proposta di riforma della cittadinanza agita la politica estiva (e soprattutto la maggioranza), l’ennesimo strappo interno avviene nel Carroccio. Proprio la Lega di Matteo Salvini è tra i più forti oppositori di un’ipotesi di introduzione dello ius scholae, ma non tutti nel partito condividono la linea del segretario. Oggi a parlare è stato il presidente del Veneto Luca Zaia, da sempre distante dalla linea del leader e che oggi ha ribadito le sue aperture.

Il punto di partenza per Zaia è la legge che regoli il fine vita, ma non solo. “Senza rinnegare le proprie radici ideologiche, dico che serve una legge, che è quanto mai urgente”, ha detto al Corriere della sera. Per il governatore “serve una no-fly zone sui diritti civili, su cui auspico non ci siano scontri ideologici. Lo dico con il rispetto di tutti: se capitasse a me vorrei poter decidere, è una cosa talmente intima”. Ma non si è fermato lì. Quanto al caso del murale per la campionessa olimpisca Paola Egonu, a cui è stato modificato il colore della pelle a colpi di vernice, ha detto: “Non commento le parole di Vannacci. Ma quello che hanno fatto al murale è una vergogna totale. Egonu è italianissima. Trovo scandaloso che ci siano cittadini che ancora guardano il colore della pelle: per fortuna sono alberi che cadono e non foreste che crescono”. Parole che sconfessano duramente il neo eurodeputato leghista Vannacci e che aprono un fronte dentro lo stesso Carroccio.

Intanto, se nei giorni scorsi è stata Forza Italia ad aprire sulla possibilità di sostenere l’introduzione dello ius scholae, oggi anche da Noi Moderati è arrivato un invito al dialogo e alla riflessione nel centrodestra. “Siamo favorevoli a concedere la cittadinanza ai ragazzi figli di cittadini stranieri che abbiano frequentato due cicli scolastici completi in Italia”, ha detto il presidente Maurizio Lupi. “Favorire percorsi di integrazione culturale è fondamentale sia per dare regole certe e prospettive, sia per evitare che si formino zone grigie nella nostra società, che favoriscono l’illegalità. Pur non essendo un punto condiviso del programma del centrodestra, si può aprire un ragionamento prima nella coalizione e poi in Parlamento per trovare la migliore soluzione nell’interesse dell’Italia”. Gli azzurri, anche oggi, hanno ribadito l’apertura sul tema e annunciato che a inizio settembre cominceranno a confrontarsi e lavorare per definire una proposta di legge.

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