Il mondo del cinema è in lutto per la scomparsa di Alain Delon, attore simbolo del cinema francese morto oggi all’età di 88 anni. Una vita spesa per il cinema quella di Alain Delon, considerato uno degli uomini più belli e affascinanti della settima arte. Acclamato a livello internazionale, nel corso della sua carriera ha interpretato sia il cattivo che l’eroe romantico. Considerato uno degli attori più importanti di Francia, la notizia della sua morte ha suscitato un’ondata di cordoglio sui social da parte di colleghi, politici e fan.
Claudia Cardinale, sua storica partner ne “Il Gattopardo”, ha ricordato Delon con parole toccanti: “Il ballo è finito. Tancredi è salito a ballare con le stelle…per sempre tua, Angelica“. Anche il presidente francese Emmanuel Macron ha dedicato un pensiero all’attore, sottolineando l’importanza di Delon per il cinema e per la Francia: “Mister Klein o Rocco, nel Gattopardo o il Samurai, Alain Delon ha interpretato ruoli leggendari e ha fatto sognare il mondo. Prestando il suo volto indimenticabile per stravolgere le nostre vite. Malinconico, popolare, segreto, era più che una star: era un monumento francese”. Marine Le Pen, presidente del Rassemblement National, ha espresso così il suo cordoglio: “La leggenda è scomparsa. Alain Delon ci lascia orfani dell’epoca d’oro del cinema francese che così bene ha incarnato. Una piccola parte della Francia che amiamo se ne va con lui”.
Il nome di Delon è particolarmente legato alla Mostra di Venezia grazie al film di Visconti “Rocco e i suoi fratelli”, che vinse il Premio Speciale della Giuria alla 21esima edizione nel 1960: ecco quindi che non poteva mancare il ricordo di Alberto Barbera, direttore artistico della Mostra d’arte cinematografica di Venezia, che ha sottolineato l’importanza di Delon per il cinema italiano e internazionale. “Alain Delon è riuscito là dove la maggior parte dei suoi colleghi falliscono – ha chiosato -: essere considerato l’uomo più bello del mondo e al contempo un attore straordinario, un’icona del cinema francese che deve parte del suo successo planetario ai film girati in Italia (Rocco e i suoi fratelli, L’eclisse, Il Gattopardo, La lunga notte di quiete), un divo popolare che ha lasciato la sua impronta indelebile nei film dei più grandi autori del cinema europeo, da Luchino Visconti a Michelangelo Antonioni, Joseph Losey, Jean-Luc Godard, Jean-Pierre Melville, Valerio Zurlini, René Clement. Se ha abbandonato oggi le sue spoglie mortali, è per ascendere al rango degli Immortali di cui ci ricorderemo per sempre”.