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“La prima volta che ho fatto l’amore? Avevo 17 anni, lui sembrava James Dean. Ma non è stato memorabile”: le confessioni di Stefania Orlando

La conduttrice televisiva si è aperta in una lunga intervista: "A scuola mi sentivo diversa dalle altre. Lui era innamorato e io anche"

di F. Q.
“La prima volta che ho fatto l’amore? Avevo 17 anni, lui sembrava James Dean. Ma non è stato memorabile”: le confessioni di Stefania Orlando

“Sembrava James Dean… bello e dannato”. Comincia così il racconto di Stefania Orlando al settimanale Di Più, un’intervista in cui la conduttrice televisiva ha raccontato quella che è stata la sua prima volta a letto con un uomo: “Avevo quasi diciassette anni, lui diciannove – racconta Orlando -. Sembrava un po’ James Dean, con la sigaretta in bocca, bello e maledetto, si atteggiava a uomo di mondo, e diceva di essere esperto con le donne… E, invece, alla fine, mi confessò che anche per lui quella era la prima volta. Non è stato memorabile, ma è stato dolce”.

Era cominciato tutto a scuola, un periodo nel quale Stefania, confessa, si sentiva brutta: “Avevo molti complessi, ero la più alta della classe e questo mi faceva sentire diversa. Quando ho visto per la prima volta questo ragazzo, ho pensato: ‘Carino, ma non mi guarderà mai’. E invece…”. Ma quando le ha chiesto se potesse riaccompagnarla a casa, lei ha rifiutato. Solo dopo una ventina di giorni, Orlando è riuscita a superare la sua iniziale timidezza. “Ricordo che a un certo punto c’è stato il primo bacio. Il mio primo bacio in assoluto. Lui era molto innamorato e anche io”.

Dopo quattro, cinque mesi di relazione, infine, i due hanno deciso di concedersi al ‘grande passo’: “Lui un giorno mi ha detto: ‘Ho un posto dove possiamo stare soli’. Un pomeriggio mi ha portato a Fiano Romano, a casa della sua nonna scomparsa. Ricordo che ci siamo sdraiati in un grande letto matrimoniale… non è stato qualcosa di memorabile, la vera passione l’ho conosciuta molti anni dopo, ma è stato dolce. All’inizio ero preoccupata, perché sentivo che le mie amiche dicevano che era dolorosissimo, alcune mi avevano anche parlato di sangue, nessuna mi aveva detto che era una cosa stupenda. Così, ero intimorita. Invece, quando poi tutto è finito, ho pensato: ‘Però tutto questo dolore non c’è stato”. E Orlando ha deciso non dire nulla a sua madre, perché “mi sentivo inibita, mi imbarazzava. Ma anche alle mie amiche non ho raccontato nulla, mi sono tenuta questa cosa per me”.

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