Politica

Mi devo rassegnare all’ovvio: l’Italia non è di sinistra

Nei miei anni di gioventù, a Genova, non c’erano fascisti o, se c’erano, non osavano palesarsi. Come anche i democristiani: erano quelli che dicevano: “il voto è segreto”. Frequentando solo gente che non esitava a dichiararsi “di sinistra”, la percezione era che tutti fossero “di sinistra”. Alle elezioni scoprivi che non era così. L’Italia era “di centro”, un modo per dire “non di sinistra”, cioè di destra. La lezione del fascismo non era stata sufficiente. Si mescolavano religione e politica: roba da Medioevo.

Eravamo convinti che, morte le vecchiette, in chiesa non sarebbe andato più nessuno. Ed ecco Comunione e Liberazione, lo sdoganamento dei fascisti, i preparativi al colpo di stato, la strategia della tensione, gli opposti terrorismi. Mi sembrava di essere il vicino del serial killer che dice: una persona così per bene, salutava sempre, apriva il portone e ti faceva passare per primo. Chi lo avrebbe mai detto? I fascisti e i fanatici religiosi sembrano brave persone ma, se si radunano, con le giuste sollecitazioni, si trasformano. Mi direte: anche i comunisti. In effetti è stato così in molti paesi dove hanno preso il potere.

In Italia non si sono comportati così e, con l’amnistia, hanno perdonato i loro carnefici. Ma di porcate in nome del comunismo ne sono state fatte anche da noi, eccome. Assassinando Guido Rossa, sempre a Genova, i terroristi rossi gettarono la maschera. Andò bene a Berlinguer, morto sul campo, ma avrebbe potuto esserci anche lui, accanto a Moro, assasinato per il suo avvicinamento al PCI di Berlinguer.

Abbiamo l’illusione di essere “brava gente”, ma conoscete un popolo che, di se stesso, dica: noi siamo dei bastardi cattivi? Il fascismo è nato in Italia. Sarà un caso? Mussolini non lo ha inventato, ha solo assecondato il sentire popolare, legittimandolo. Gli operai e i contadini erano anche loro violenti, ma erano sfruttati che reagivano allo sfruttamento. I fascisti si accanirono contro di loro, mettendosi dalla parte degli oppressori. Per 20 anni ebbero la meglio. Erano fascisti gli oppressori ma lo diventarono anche gli oppressi, come le reclute che subiscono le angherie dei “vecchi” e non vedono l’ora di potere, a loro volta, esercitare un piccolo, meschino potere su chi si è arruolato dopo di loro. I fascisti furono sconfitti ma il fascismo rimase ben vivo, nel sentire comune.

Berlusconi non assecondò la parte violenta degli italiani, la sdoganò soltanto, alleandosi con la destra più becera (nel frattempo era nata la lega, e i fascisti finsero di cambiare), e si dedicò a legittimare la componente furbesca degli italiani che non pagano le tasse e si dedicano al sesso a pagamento. Reclutò una serie di “donnine” e le inserì nelle stanze del potere, Cicciolina fu una provocazione, mentre le ministre che dalle cene eleganti passavano alla politica esercitavano il potere! Le “non belle”, da Merkel a Bindi, erano derise. E c’era l’harem: le olgettine. Alla squadra di calcio il satrapo prometteva pullman di troie in caso di vittoria. Che uomo!

La sfrontatezza di Berlusconi aveva come contraltare l’ipocrisia del Celeste, che godeva di lussi da nababbo per aver distrutto la sanità pubblica. Che dire di chi finse di rinnovare la sinistra, rottamandola e riempiendola di ultracorpi democristiani? Il terreno era fertile: il primo ex comunista che diventò capo di governo, per far funzionare bene l’industria pubblica, la privatizzò. Un comunista avrebbe dovuto dire: vi faccio vedere io come si gestisce la cosa pubblica! E invece si votò al liberismo. Il rottamatore, con il suo cerchio magico, durò poco e ora si esibisce in rocambolesche imprese dialettiche, ben pagate, per legittimare satrapi assassini.

Insomma, mi devo rassegnare all’ovvio: l’Italia non è di sinistra, se sinistra significa “stare” con i deboli, contrastare la prepotenza, la furbizia, la disonestà, pensando al bene collettivo e non al privilegio privato.

Siamo inorriditi alla visione di uno schiavo gettato via, morente, con accanto il braccio amputato, anche se temo sia già stato metabolizzato da spettatori anestetizzati da raffiche di pubblicità di cibi gourmet per cagnolini e gattini, che si sentono evoluti perché le famiglie degli spot prevedono sempre almeno un nero, o un orientale, e le famiglie separate anelano a tornare assieme. Circondati da tonnellate di melassa, ci convinciamo di essere buoni, e gli schiavi pedalano felici per portarci a casa la cena.

E che lagne se i fascisti vengono scoperti nei loro squallidi rituali: ci avete spiato. Non si fa. Vanno in Europa col petto in fuori, alla partenza, e tornano bastonati. Lagnandosi di essere stati trattati male, loro… che dicevano agli altri paesi: è finita la pacchia! Gente che fa la guerra ai poveri e lusinga i furbi disonesti; come Berlusconi che considerò la Magistratura un cancro da estirpare e lodò come eroe il mafioso che lo proteggeva a casa sua. Ora gli dedichiamo un aeroporto. Gli ultracorpi prevalgono, i giovani laureati a migliaia ogni anno fuggono da questo paese. Ma… siamo stati capaci di innescare il Rinascimento! Abbiamo le risorse per una nuova Rinascita. E se fosse il rinascimento saudita di Matteo Renzi? Tiriamoci su… in Usa continua la tradizione di assassinare i politici, come mostrano innumerevoli film che poi diventano realtà.

Mi sa che avremo Trump come prossimo presidente. Mi piacerebbe che chiedessero nuovamente, con insistenza, a Conte per chi voterebbe. Insinuando che sia un fautore di Trump, visto che lo ha chiamato Giuseppi.