Prima ha sparato al Gruppo di intervento speciale dei carabinieri che stava facendo irruzione nell’appartamento, poi si è rifugiato in una stanza dove ha rivolto l’arma contro sé stesso. Ewald Kühbacher, 48 anni, ex guardia di sicurezza privata, ha ucciso in casa il padre novantenne Hermann, malato e costretto a letto. E ha ammazzato anche Waltraud Jud, 50 anni, una vicina che abitava nell’appartamento al piano inferiore, segretaria della banda musicale del paese e dipendente della Fti di San Candido, che era intervenuta allarmata dai rumori che provenivano dall’alloggio dei Kühbacher. La donna è stata uccisa sul pianerottolo di casa. Le indagini sono in mano alla pm Federica Iovene, sostituto della Procura di Bolzano. L’appartamento è stato messo sotto sequestro.
Secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine, il duplice delitto sarebbe avvenuto attorno alle 23 di sabato 17 agosto. A lanciare l’allarme è stata un’altra vicina di casa che ha chiamato i vigili del fuoco dopo aver avvertito odore di gas. La donna avrebbe anche riferito di aver sentito nitidamente alcuni scoppi, simili a degli spari. A quel punto sono intervenuti i vigili del fuoco e l’uomo, barricato in casa, ha esploso diversi colpi danneggiando alcuni veicoli di soccorso, delle forze dell’ordine ma anche di privati che erano parcheggiati all’esterno dell’abitazione, fortunatamente senza ferire nessuno. Con l’intervento delle forze dell’ordine – polizia e carabinieri – e dei volontari della Croce bianca e della Protezione civile, è stata isolata la zona di San Candido vicino alla stazione ferroviaria ed è stata chiusa la strada statale. Inoltre è stato diffuso sui social un avviso della Protezione civile che invitata i cittadini a stare chiusi in casa. L’uomo ha continuato a sparare contro chiunque provasse ad avvicinarsi, una situazione di tensione che si è protratta fino quasi all’alba.
In tarda mattinata è stata quindi decisa l’irruzione del Gruppo di intervento speciale (Gis) dei carabinieri nell’appartamento di via San Corbiniano, in centro a San Candido, dove il 48enne si era barricato. Le teste di cuoio hanno posizionato sulla porta di ingresso delle micro cariche esplosive per poter entrare. Il 48enne indiziato per il duplice omicidio ha sparato verso i militari, che non hanno risposto al fuoco. Sentendosi probabilmente braccato, il presunto omicida si è rifugiato in un’altra stanza dell’appartamento, dove ha rivolto l’arma contro sé stesso. Ferito gravemente alla gola, l’uomo è morto poche ore dopo in ospedale. Le operazioni del Gis e della polizia si sono concluse attorno alle 11 e la Protezione civile dell’Alto Adige ha diffuso un avviso di cessato pericolo. Le indagini serviranno anche a chiarire, attraverso l’esame balistico, il tipo di arma utilizzato per il duplice omicidio. Una delle ipotesi è che il 48enne abbia utilizzato una delle armi da fuoco del padre, guardia forestale in pensione.
“San Candido – ha commentato il sindaco, Klaus Rainer – è sconvolta e in profondo lutto per la perdita della nostra stimata concittadina ed ex dipendente del Comune di San Candido, la signora Jud Waltraud, e del signor Kühbacher Hermann. Un capitolo nero nella storia della nostra comunità, che risuonerà a lungo. Grande fortuna hanno avuto le forze di intervento, come i vigili del fuoco, la Croce bianca, i carabinieri e la polizia di Stato, che inizialmente erano stati chiamati per una fuga di gas e si sono trovati improvvisamente in una situazione drammatica ed estremamente pericolosa. Solo le unità speciali dei carabinieri del Gis sono riuscite a risolvere la situazione senza ulteriori vittime. La ferita lasciata da questa perdita continuerà a far male per molto tempo. A nome del Comune di San Candido, desideriamo ringraziare tutte le forze di intervento e porgere le nostre più sincere condoglianze ai familiari. L’intera comunità si unisce ora per trovare conforto e sostegno in questo momento difficile”, ha concluso il sindaco.