Cronaca Nera

San Candido, barricato in casa dopo aver ucciso il padre e una vicina: si spara durante l’irruzione dei carabinieri

Prima ha sparato al Gruppo di intervento speciale dei carabinieri che stava facendo irruzione nell’appartamento, poi si è rifugiato in una stanza dove ha rivolto l’arma contro sé stesso. Ewald Kühbacher, il 50enne indiziato per il duplice omicidio a San Candido, in Alto Adige, si è ferito alla gola e si trova ora in gravi […]

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Prima ha sparato al Gruppo di intervento speciale dei carabinieri che stava facendo irruzione nell’appartamento, poi si è rifugiato in una stanza dove ha rivolto l’arma contro sé stesso. Ewald Kühbacher, il 50enne indiziato per il duplice omicidio a San Candido, in Alto Adige, si è ferito alla gola e si trova ora in gravi condizioni. Al termine dell’irruzione delle forze dell’ordine, è stato trasportato in ospedale.

Stando alle prime ricostruzioni, l’uomo ha preso il fucile del padre, ex guardia forestale di 90 anni non autosufficiente, e ha sparato dentro e fuori dalla casa. Le vittime sono due: il padre dell’aggressore e una vicina di casa. La donna, di circa 50 anni, si chiamava Waltraud Jud: è stata lei a dare l’allarme intorno a mezzanotte, dopo aver sentito un forte odore di gas. Jud era molto nota in paese, in quanto moglie di un dirigente della banda musicale locale. La donna avrebbe provato a disarmare l’uomo, rimanendo però uccisa. L’aggressore, mentre era asserragliato in casa, ha sparato anche contro i vigili del fuoco arrivati sul posto, ma nessuno è rimasto ferito.

La caccia all’omicida era iniziata fin dalle prime ore dell’alba e la Protezione civile ha emesso via radio un allerta agli abitanti della zona di non lasciare le case. Nell’ambito dell’operazione di polizia, è stata anche isolata la zona della stazione ferroviaria.