Centinaia di persone in piazza a Chicago a poche ore dall’apertura della convention democratica per far sentire la loro voce e chiedere un cambio di passo. Fra bandiere palestinesi che sventolano, si agitano cartelli a sostegno del diritto all’aborto a dispetto dalla decisione della Corte Suprema di smantellarle la storica sentenza che lo legalizzò nel 1973. “Il corpo è mio e la scelta è mia”, canta un’attivista, autrice di una canzone ad hoc in difesa del diritto assoluto alle interruzioni di gravidanza. La manifestazione è solo un piccolo assaggio delle proteste che sono in programma per tutta la durata della convention democratica. I manifestanti vogliono che il loro messaggio arrivi forte e chiaro all’interno del United Center, teatro della kermesse, e vogliono che arrivi a Kamala Harris in vista della sua nomination.
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