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“Come inizia il Fascismo. Gli Hitler nascosti”: l’articolo di Der Spiegel che cita Meloni, Trump, Orban e Le Pen

C’è anche Giorgia Meloni tra i protagonisti dell’articolo del giornale tedesco Der Spiegel dal titolo “Come inizia il fascismo. Gli Hitler nascosti”. Il titolo campeggia sull’ultima copertina del settimanale, insieme ai volti di Bjoern Hoecke, di Alternative fuer Deutschland, Marine Le Pen e Donald Trump. A settembre nei Laender dell’est si voterà per le amministrative tedesche. I sondaggi prevedono una forte affermazione del partito di estrema destra (Afd). In vista di queste elezioni, il magazine propone un’analisi sulla minaccia di una rinascita del fascismo nel mondo.

La presidente del Consiglio italiana, oltreché citata nell’articolo, viene anche immortalata nelle pagine interne, insieme a Putin e Orban. “Il ritorno del fascismo è la paura atavica della società democratica moderna. Ma ciò che a lungo suonava come un qualcosa di isterico e inimmaginabile, sembra diventato nel frattempo serio e reale“, si legge. Il pezzo continua poi con una lunga lista di esempi, nei diversi Paesi, per poi soffermarsi sulla situazione statunitense.

“Le ambizioni imperialiste di Vladimir Putin – prosegue il pezzo -. Il governo nazionalista di Nerendra Modi. La vittoria di Giorgia Meloni in Italia. La strategia di normalizzazione di Marine Le Pen in Francia. La vittoria di Javier Milei in Argentina. La dominanza autocratica di Viktor Orban in Ungheria. Il comeback di FPOE in Austria o di Geert Wilders in Olanda. Afd nell’est della Germania. Il dominio autocratico di Nayb Bukele a El Salvador, passato per lo più sotto traccia ma incredibilmente determinato, dove il parlamento è stato costretto con la violenza delle armi alle decisioni. Il rischio di una rielezione di Donald Trump”

“La questione se si rischi il ritorno del fascismo viene adesso discussa seriamente. In politica, nei media, fra cittadine e cittadini, nei think tank, fra politologi e filosofi”, continua ancora l’articolo che poi si chiede: “La storia si ripete? C’è un nuovo fascismo? Aiutano le analogie storiche? Cosa è andato storto? E potrebbe accadere che la democrazia aiuti la ricostruzione di un mostro che costituisce il suo più grande terrore?”.