Le entrate tributarie e contributive dei primi 6 mesi del 2024 state superiori di 13,1 miliardi rispetto a quelle dello stesso periodo del 2013. Lo rende noto la Ragioneria generale dello Stato, confermando un trend che già si era riscontrato tra gennaio e maggio. C’è anzi, a dire il vero, un lieve ridimensionamento dell’incremento del gettito. “La dinamica osservata, si legge in una nota della Ragioneria, è la risultante della variazione positiva delle entrate tributarie (+10,973 miliardi, +4,2%), che salgono a 273,5 miliardi, e della crescita, in termini di cassa, delle entrate contributive (+2,14 miliardi, +1,7%). Quest’ultimo dato riflette sostanzialmente il buon andamento del mercato del lavoro con l’incremento degli occupati (e quindi del monte contributivo).

Il confronto sul 2023, peraltro, “non è omogeneo”, spiega ancora la Ragioneria perché, nonostante l’aumento di gettito, mancano nel dato di quest’anno le entrate dell’autotassazione delle dichiarazioni dei redditi: il termine ordinario di versamento per il 2024 del saldo e del primo acconto Irpef, Ires e Irap, è slittato al 1 luglio poiché il 30 giugno cadeva di domenica. In ogni caso ossigeno per un governo impegnato nella difficile impresa di mettere a punto la legge di bilancio 2025 nel rispetto dei vincoli di bilancio e alla ricerca di risorse per rifinanziare misure “simbolo” del governo.

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