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“Truffata da un uomo. Ho perso migliaia di euro e il mio matrimonio è finito. Ho pensato al suicidio, mi ha salvata mia figlia”: lo sfogo di Rossana Tescaroli

Dopo la sua esperienza la donna è entrata a far parte del Movimento Acta (Associazione Contro Truffe Affettive) nata a Torino nel 2014

di F. Q.
“Truffata da un uomo. Ho perso migliaia di euro e il mio matrimonio è finito. Ho pensato al suicidio, mi ha salvata mia figlia”: lo sfogo di Rossana Tescaroli

Le truffe sentimentali sono terribili e pericolosissime. Donne e uomini vengono raggirati, facendo perno sui lati più deboli e vulnerabili. Una piaga enorme che miete, purtroppo, centinaia di vittime. Una di queste ha avuto il coraggio e la forza di raccontare la sua storia per cercare di sensibilizzare sul tema e invitare a non cadere in trappole di questo genere. La 54enne Rossana Tescaroli ha spiegato a Il Corriere della Sera la sua storia: “Tutto è iniziato quando ho aperto il mio profilo su Instagram, dove sono stata agganciata da un ipotetico signore francese. A distanza di 6 mesi la mia vita è stata sconvolta: ho perso migliaia di euro e il mio matrimonio è finito”.

E ancora: “Non cercavo avventure, in 15 anni di matrimonio sono stata sempre fedele a mio marito, eppure le persone che gestivano il profilo con cui chattavo sono riuscite a manipolarmi a 360 gradi. Sono stata studiata, sapevano quali erano i miei punti di debolezza e su quelli hanno fatto leva (…) dopo qualche settimana l’uomo mi ha detto che aveva dei problemi a lavoro e che non riusciva a fronteggiare le spese per i suoi due bambini. Ha iniziato a farmi delle videochiamate, con i finti figli presenti, e non so bene come ma ho sviluppato una sorta di dipendenza verso i loro messaggi. E così ho iniziato a inviargli dei soldi: prima 200 euro, poi 600, dopodiché ha iniziato a chiedermene 6mila”.

Il marito ha scoperto le chat: “Non ha capito la mia difficoltà, e ha considerato la vicenda come un tradimento nei suoi confronti. Così ha chiesto il divorzio (…) Cosa mi ha salvato? Gli occhi azzurri di mia figlia, che non mi ha mai giudicato. Senza di lei non so come sarebbe finita, non nascondo che ho pensato anche al suicidio”. Dopo la sua esperienza la donna è entrata a far parte del Movimento Acta (Associazione Contro Truffe Affettive), nato a Torino nel 2014.

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