La misoginia, espressa online o fisicamente, da combattere come una “forma di estremismo”. La proposta è del nuovo governo laburista britannico per dare “una svolta nella lotta agli abusi e alla violenza contro le donne“. A dichiarato al Sunday Telegraph è stata Yvette Cooper, ministra degli interni dell’esecutivo Starmer, che ha chiesto al suo dicastero una revisione delle misure per affrontare questa piaga e identificare le lacune nella legislazione attuale.

Come rettificato dal Guardian, la proposta non prevede che la misoginia sia trattata come forma di terrorismo, ma “estremismo”, così da rientrare nella revisione della strategia “anti-estremismo”. “Per troppo tempo, i governi non sono riusciti ad affrontare l’aumento dell’estremismo, sia online che nelle nostre strade, e abbiamo visto crescere il numero di giovani radicalizzati online”, ha detto la ministra. “L’incitamento all’odio di ogni tipo crea rotture e strappi nella maglia sociale delle nostre comunità e la nostra democrazia”. Cooper ha disposto un’analisi del fenomeno che parta da una mappatura delle tendenze estremiste e delle ideologie emergenti, in modo tale da poterle studiare e monitorare. “Questo lavoro sosterrà un nuovo approccio strategico da parte del governo per contrastare l’estremismo, lavorando a stretto contatto con le comunità”, ha spiegato la ministra.

Scrive ancora il Guardian, solo la scorsa settimana Sara Khan, ex consulente indipendente di Rishi Sunak per la coesione sociale ed ex commissaria contro l’estremismo sotto Theresa May e Boris Johnson, ha dichiarato che il governo Tory ha lasciato il Regno Unito in balia della violenza di estrema destra ignorando i segnali di allarme e alimentando il fuoco con un programma di guerra culturale.

Esistono diverse categorie di estremismo misogino classificate, tra cui “incel”, una sottocultura online in cui una visione del mondo misogina è promossa da uomini che incolpano le donne per la loro mancanza di opportunità sessuali. Il mese scorso, un alto ufficiale di polizia ha avvertito che influencer online come Andrew Tate potrebbero radicalizzare giovani uomini e ragazzi portandoli alla misoginia estrema, nello stesso modo in cui i terroristi attirano i loro seguaci. La vice capa della polizia Maggie Blyth, responsabile della polizia contro la violenza contro le donne e le ragazze, ha affermato che l’influenza esercitata sui giovanissimi online è “terribile”.

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