Nemmeno il giorno di ferragosto, l’ex generale ci ha risparmiato la sua dotta elucubrazione sui tratti somatici: per favore qualcuno dica all’ex generale che sta tediando con questa manfrina dei tratti somatici. Giro pagina, perché ascoltare questi discorsi camurriusi (fastidiosi), mi irrita e, quindi, voglio condividere una recente gioia.

Un istante dopo, che le nostre atlete di pallavolo han vinto la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Parigi, mi sono scese alcune lacrime di gioia, aumentate durante l’Inno nazionale: che ragazze meravigliose, grazie! Giova dire, che non mi sono nemmeno accorto che in squadra ci fossero ragazze straniere. Per me Paola Egonu e Miriam Sylla sono italianissime e vorrei dire all’ex generale che l’italianità non si evince dai tratti somatici o dal colore della pelle, ma per quello che c’è dentro il cuore e nella mente.

Pertanto, l’ex generale e il giornalista coi capelli canuti, che anche questa volta ha perso l’occasione per stare zitto, se ne facciano una ragione. Semmai sarò a Palermo, farò di tutto per conoscere Miriam e, se lei lo vorrà, le darò una casta vasata cu scrusciu e irita firriati per ringraziarla d’avermi fatto piangere di gioia. Tranquillo ex generale, idda è palermitana comu ammia e mi capisce: tradotto è italianissima, punto.

Ed ora mutuando una recente frase di Meloni, rilevo che taluni agiscono col “favore delle tenebre”. Parimenti, agiscono in stile mafioso, ricorrendo al modus operandi dei mafiosi stessi, ovvero comportarsi in forma anonima. Il combinato disposto delle tenebre e dell’anonimato, consente ad alcuni di compiere atti deprecabili e condannabili. Questi soggetti si realizzano deturpando opere meravigliose, come il murale di Laika, dedicato a Paola Egonu. Il murale altro non era, che un messaggio antirazzista, oltre a magnificare il gesto atletico e l’italianità.

Ci sono individui, che hanno paura della “sostituzione etnica”: costoro pregni di pregiudizi, non accettano che alcuni esseri umani, nati o non nati, nel Bel Paese, possano diventare cittadini italiani. Ed ecco che nel volgere di qualche ora dal capolavoro di Laika, un anonimo col favore delle tenebre e armato di bomboletta spray ne deturpa la bellezza e oscura il messaggio. Sin qui il fatto di cronaca, che ogni persona di sano intelletto avrebbe dovuto condannare. Ma purtroppo non è stato proprio così: tanti vip hanno taciuto, e anche qualche autorevole donna.

Intanto, io sono pago come un’anatra sul lago perché finalmente questo Paese non annoverare più tra le Forze Armate, un generale, ormai divenuto ex. Colgo l’occasione per consigliare i genitori di prestare attenzione se i loro figli minori, incuriositi dal colore della pelle, facciano come il generale e la tocchino per accertarne la diversità. Siffatta curiosità potrebbe minarne la loro sana crescita e chissà, che poi un giorno diventino generali, con annessi problemi.

A parte la vena goliardica, rilevo che il razzismo aumenta di giorno in giorno in alcuni strati del volgo e questo ci deve preoccupare. Mi vien da dire che in tanti crescono a pane e razzismo e non accettano che il mondo appartiene all’intera umanità: hanno la pretesa di usare a piacimento il metro di misura dell’etnia per classificare la nazionalità degli essere umani in base ai tratti somatici, al fine di negare poi un loro un diritto.

Ci sono personaggi noti e meno noti che non si rendono conto che nessun cavallo di frisia o la ricerca di scafisti lungo il globo terraqueo riuscirà a frenare l’impellente bisogno dei popoli di emigrare. Persino mio nonno materno, emigrò negli Stati Uniti, sbarcando nel porto di Ellis Island, New York (nota di rammarico: pur essendo stato a New York per lavoro, non potei, per mancanza di tempo libero, andare a Ellis Island, e chiedere copia del certificato di sbarco).

Regolamentare i flussi migratori è indispensabile, su questo non credo ci siano dubbi. Tuttavia, una volta affermato questo principio, è doveroso aver rispetto di chi ha un diverso colore della pelle, chi professa una religione diversa o che faccia parte della Lgbtq. Ho iniziato, questo assunto, con riferimento al murale che magnificava Paola Egonu e, quindi, ritengo sia doveroso rispettare senza se e senza ma i neo cittadini italiani che piaccia o non piaccia all’ex generale.

Detto ciò, ora sento la necessità di esprimere pubblicamente alla sindaca di Bertinoro, Gessica Allegni, la mia vicinanza e solidarietà, per i vili attacchi posti in essere da mano ignota. La sindaca Allegni da diverso tempo è presa di mira con scritte anonime, peraltro vergate sui muri del cimitero di Fratta Terme (frazione di Bertinoro), e che nemmeno il luogo di ultima dimora, ferma la mano dell’ignoto. La stessa sindaca viene accusata di essere razzista in riferimento all’uso dei vaccini anti Covid. Non essere a favore dell’uso di un qualsiasi vaccino lo ritengo legittimo, ma offendere Gessica Allegni come cittadina, non solo per l’incarico istituzionale che ricopre, è un atto obbrobrioso oltre che di natura penale.

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