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A 11 anni non accede a un farmaco sperimentale perché “il suo tumore è più piccolo di un millimetro”: la commovente storia di Ronnie Hood

Il farmaco potrebbe prolungare la vita del ragazzino, ma è limitato da stretti parametri

Ha solo 11 anni, ma la vita, per lui e per la sua famiglia, non poteva essere più sfortunata. Perché, nonostante la giovane età, Ronnie Hood, questo il suo nome, è affetto da un rarissimo e incurabile tumore che lo costringe a girare da tempo negli ospedali.

Inizialmente, però, questo terribile male è stato scambiato per un dolore causato da un uso eccessiva dei videogiochi. Ma gli esercizi per la fisioterapia lo hanno lasciato “in lacrime dal dolore”, costringendo i suoi genitori a insistere per una risonanza magnetica.

Questa, però, ha rivelato la terribile verità: glioma diffuso della linea mediana. E quello di Ronnie è l’unico caso noto in cui il tumore si è spostato dal cervello alla colonna vertebrale. La malattia colpisce 20-30 bimbi l’anno e normalmente uccide entro un anno.

Dal momento della diagnosi, infatti, sono cominciate le cure. Prima l’operazione, per esportare gran parte del tumore, ma molto non poteva essere toccato perché all’interno della colonna vertebrale. La radioterapia e la chemioterapia hanno avuto risultati inaspettati e, per questo motivo, hanno ridotto il cancro di circa un millimetro.

Oltre al danno, però, la beffa. Perché proprio a causa di questa inaspettata riduzione, a Ronnie è stato negato l’accesso per un farmaco sperimentale che gli prolungherebbe la vita. Chiamato ONC201 e prodotto dall’azienda americana Chimerix, il farmaco è usato specialmente sui giovani adulti ed è comprovata la sua capacità di migliorare l’aspettativa di vita dei pazienti affetti dal glioma.

“Il tumore è diminuito di circa un millimetro, ma i medici hanno detto che non siamo idonei. Suona terribile, ma se si fosse ridotto un po’ di meno o se fosse cresciuto di nuovo, Ronnie starebbe ricevendo il farmaco”, ha detto la madre di Ronnie, Vicky, al Mail Online. “Il problema è che ora non siamo idonei per il farmaco. Se ci sarà un cambiamento, allora saremo idonei – conclude, invece, il padre, Nick.