Joe Biden che si asciuga le lacrime, la figlia Ashley che lo introduce sul palco e parla delle elezioni di novembre come della “battaglia della vita”. Sono due dei fotogrammi della serata di ieri, la prima della convention democratica di Chicago, dove il presidente ha passato ufficialmente il testimone della corsa per la Casa Bianca a Kamala Harris. “Papà mi ha sempre detto che non sono migliore di nessun altro e che nessuno è meglio di me – ha detto Ashley, 43 anni, unica figlia di Joe e Jill Biden – Mi ha insegnato che tutti meritano un’opportunità e che non dobbiamo lasciare indietro nessuno. Questo è ciò che si impara da un lottatore che è stato sottovalutato per tutta la vita. Quando guardo papà, vedo grazia, forza e umiltà, vedo uno dei leader più importanti della storia”.
Impegnata nel sociale – lavora con le donne ex detenute – ex direttrice del Centro per la giustizia del Delaware, dove si è occupata di programma per combattere la violenza delle armi e le gang giovanili, che ha lasciato nel 2019 per seguire la campagna elettorale del padre, non ama stare sotto i riflettori. Con l’eccezione del 2020, quando introdusse il padre insieme al fratellastro Hunter alla convention di Milwaukee, e, suo malgrado, lo stesso anno, quando una donna rubò dalla sua casa in Florida un suo diario e altri suoi effetti personali, che vendette a un media dell’estrema destra per 20mila dollari.

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