L’Italia è all’ultimo posto tra i paesi dell’Unione europea per quota di neodiplomati e neolaureati che hanno giù trovato un lavoro. Lo rileva Eurostat. Nel 2023, in Europa, i nuovi diplomati e laureati che lavoravano erano l’83,5%, in crescita dell’ 1,1% rispetto al 2022. In Italia il dato si ferma invece al 67,5%, oltre 16 punti percentuali in meno. La stima riguarda le persone di età compresa tra i 20 e i 34 anni, che hanno completato gli studi con un diploma di istruzione secondaria superiore o terziaria (laurea e master universitari) negli ultimi 1-3 anni.

“Numeri che fanno pensare”: scrive su X il commissario all’Economia Paolo Gentiloni.

Le percentuali più alte di occupati si registrano in Olanda (93,2%) e in Germania (91,5%). Sopra al 90% anche Austria ed Irlanda. Francia e Spagna poco sopra all’80%. Penultima la Grecia con un 72,3%.

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