La denuncia del legale della campionessa, Nabil Boudi, è stata presentata contro le piattaforme social tra cui X
La campionessa olimpica che ha ottenuto la medaglia d’oro alle recenti Olimpiadi a Parigi, Imane Khelif, è passata al contrattacco in seguito a offese gratuite e numerose apparse sul Web e non solo. Dopo la denuncia presentata dalla pugile algerina, la procura di Parigi ha aperto un’indagine per “molestie informatiche e insulti pubblici a causa del genere, istigazione pubblica alla discriminazione e insulto pubblico a causa dell’origine”.
Tra coloro che hanno pubblicato informazioni errate su Khelif figurano personaggi pubblici come Donald Trump, Elon Musk e J. K. Rowling oltre a diversi politici italiani. La denuncia del legale di Khelif, Nabil Boudi, è stata presentata contro le piattaforme social, tra cui X, anziché contro un autore specifico.
Una formulazione comune nella legge francese che lascia agli inquirenti il compito di determinare quale persona o organizzazione potrebbe essere ritenuta colpevole. Tuttavia secondo Variety, che ha sentito il legale di Khelif, sia Elon Musk che J. K. Rowling sono citati nella denuncia. In un messaggio ai suoi 14.2 milioni di follower, l’autrice di Harry Potter ha pubblicato una foto dell’incontro di Khelif con Carini, accusando la prima di essere un uomo che “si stava godendo l’angoscia di una donna che aveva appena colpito in testa”.
Ma la “mamma” di Harry Potter, dopo le mosse della procura, ha deciso di cancellare ogni traccia delle sue parole, sottovalutando l’antica regola del Web: “Ciò che scrivi sui social rimarrà per sempre”. Ed è così che la scrittrice ha cancellato 27 tweet da quando è stata citata in giudizio, così non ha twittato neanche per 13 giorni.
Khelif ha presentato la sua denuncia, lo stesso giorno in cui si è laureata campionessa olimpica vincendo l’oro nella categoria -66 kg. Il match che ha assegnato la medaglia del metallo più prezioso è stato l’epilogo di un torneo segnato dalle polemiche iniziate già prima del debutto di Khelif con Angela Carini e ulteriormente alimentate dal ritiro dopo pochi secondi dell’azzurra.
A marzo 2023 l’algerina era stata esclusa dai Mondiali di Nuova Delhi per decisione dell’Iba, l’International Boxing Association oggi bandita dal Cio per la provenienza sospetta del denaro gestito dalla federazione guidata dal magnate russo Umar Kremlev, amico di Vladimir Putin. I test condotti sulla pugile avrebbero evidenziato “un livello eccessivo di testosterone” ma non secondo il Cio, che ha dato il via libera per la sua partecipazione ai Giochi. Sui social però la sua presenza sul ring nel torneo olimpico femminile è stato argomento in tendenza durante tutta la durata delle Olimpiadi. Fino al contrattacco legale.