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“Un bambino continua a prendere a calci il mio sedile. Cosa faccio?”: la richiesta disperata di un passeggero dopo 4 ore di volo e “botte” sotto il sedere

Un uomo ha posto il quesito su Reddit, ricevendo i consigli degli utenti

Viaggiare in serenità e in comodità è la speranza di tutti quando si compra un biglietto aereo. Ed evitare qualsiasi tipologia di fastidio è quasi come un vittoria. Ma può sempre capitare qualche intoppo, tra cui la presenza di bambini a bordo.

Lo sa bene un uomo, che ha preferito restare anonimo, che ha chiesto su Reddit consigli su come gestire un bambino che, a suo dire, continuava a prendere a calci il suo sedile.

“Sono attualmente su un volo da Hawaii a Las Vegas e un bambino dietro di me continua a prendere a calci il mio sedile -ha scritto -. Il padre ignaro è seduto accanto a me e non fa nulla. Non voglio fare una sceneggiata, ma dopo 4 ore sono pronto a perdere la pazienza. Ho detto ‘ahia’ un paio di volte, ma senza successo. Perché mettono solo mezzo centimetro di spazio tra lo schienale e il piede di qualcun altro?”, si è chiesto l’uomo.

E gli utenti di Reddit non si sono fatti pregare, esprimendo quindi i loro pareri sulla vicenda. “Non capisco perché non si girano semplicemente e parlano con il genitore invece di essere passivo-aggressivi e limitarsi a dire ‘ouch'”, ha scritto qualcuno. Ma c’è chi suggerisce di parlare con un’assistente di volo: “Premi il pulsante per chiamare l’assistente di volo e usa parole adulte per spiegare loro quello che hai scritto qui”, ha detto un utente. Ma c’è anche chi ha optato per una terza opzione: “Dì al bambino direttamente di smettere di prendere a calci il tuo sedile”, suggerisce una persona.

“Questa è una questione delicata perché i genitori sono già in allerta e spesso si sentono sulla difensiva quando volano con i loro figli – ha spiegato l’esperta di viaggi Nicole Campoy Jackson di Fora Travel a People -. Girarsi, già arrabbiati, e iniziare a lanciare accuse non aiuterà nessuno a trascorrere un volo migliore”.

La soluzione ideale, infatti, sembrerebbe essere parlare con uno dei genitori con un tono calmo. E se non dovesse funzionare, allora, ” è il momento di premere quel pulsante” e chiamare un assistente di volo per chiedere aiuto, conclude Jackson.