di Alessio Andreoli
Come tutte le mattine navigo un po’ su Twitter (X) del noto stramiliardario Elon Musk. Lo faccio per cercare notizie dai profili dei giornali, dei politici ed ultimamente anche dei generali. Mi colpisce un post dello stesso Elon Musk (o di chi per lui) in cui lancia un sondaggio per sapere chi votereste tra Trump e Kamala. Francamente ho tutta l’impressione che sia un gran trappolone e provo a spiegarne i motivi.
Since a lot of people have asked, here goes a super unscientific poll …
Who will you vote for?
— Elon Musk (@elonmusk) August 20, 2024
Se clicchi su Trump l’algoritmo continuerà a fare ciò che già sta facendo: proporre quasi esclusivamente notizie, post che inneggiano all’ex presidente o che deridono, anche offendendola Kamala, come ben sappiamo anche filmati, foto e dichiarazioni false confezionati ad arte con l’AI. Se al contrario clicchi (voti) per Kamala l’algoritmo, a mio parere è stato programmato per “ricordarsi” di te e quindi da quel momento, nella sezione “per te” ti proporrà quasi esclusivamente tutti i post dei detrattori di Kamala compresi ovviamente quelli falsi con false dichiarazioni della stessa Kamala.
Qualcuno mi dirà: quindi che differenza c’è? Infatti il punto è proprio questo, non c’è differenza per il semplice motivo che comunque in qualsiasi modo tu possa pensarla, alla fine dovrai soggiacere al pensiero dello stramiliardario che da buon bambino viziato, non sapendo dove buttare i soldi si è comprato il giocattolino (Twitter) preferito per soddisfare il proprio infinito ego.
Se ci fossero qua Musk o Briatore o la Santanchè probabilmente mi direbbero: la tua è solo invidia per chi è ricco. Ebbene cari Elon, Flavio e Daniela io proprio non vi invidio perché non associo automaticamente la ricchezza, il successo economico alla virtù personale (questi sono stereotipi in cui purtroppo molti cadono).
Al di là che sarebbe anche interessante sapere con esattezza come sono state accumulate le ricchezze, la mia critica è al fatto che molti ricchi usano il loro potere per aumentare le disparità sociali ed esacerbare le difficoltà altrui pretendendo addirittura il consenso (attraverso i social o i giornali o la TV) delle stesse persone che hanno subito le ingiustizie. Pretendere il consenso di chi è stato da noi taglieggiato, depauperato o ha subito ingiustizie è un comportamento manipolatorio che innesca un ciclo di vita sociale in cui l’oppressore vuole il controllo emotivo e psicologico delle proprie vittime.
Per me questo è un fatto di una gravità assoluta perché erode i valori fondamentali su cui dovrebbe essere basata una società giusta e civile e arriverei a dire un abuso di potere. Inoltre, a mio parere corrode fortemente l’integrità morale di chi pratica questa manipolazione e rivela un’assoluta mancanza di rispetto per chi non ha grandi possibilità economiche o è povero.
Quindi, per concludere, caro Elon continuerò a navigare sul tuo giocattolino, ma lo farò solo ed esclusivamente per vedere fino a che punto vuoi arrivare anche se per me è abbastanza chiaro che hai maturato l’ambizione di diventare presidente degli Stati Uniti visto che l’amico Donald con mezzi inferiori ai tuoi è riuscito nell’impresa.
Dimenticavo… Daniela, Flavio vi ho citato assieme ad Elon però forse ho sbagliato per il semplice fatto che a suo confronto forse siete ancora due dilettanti, non provate un po’ d’invidia?