Non sempre gli incontri con il ragno violino finiscono malissimo come nel caso di un 23enne morto a mese di distanza. Anche se un settantenne di Carpi, in provincia di Modena, ha rischiato di riportare gravi conseguenze dopo essere stato morso. L’episodio, ricostruito dall’emittente televisiva Trc, è avvenuto nei giorni scorsi: l’uomo si è presentato al pronto soccorso dell’ospedale di Carpi poiché quella che sembrava una puntura di zanzara sulla gamba ha iniziato invece a gonfiarsi e a diventare scura. L’ospedale gli ha quindi somministrato un primo antibiotico. Successivamente però l’arto è diventato nero e un secondo accesso al pronto soccorso, nei giorni seguenti al primo, ha portato all’immediata somministrazione di un antibiotico specifico e al ricovero all’ospedale di Baggiovara, da dove, dopo alcuni giorni di ricovero, il settantenne è stato dimesso.
Cronaca
Anziano morso da ragno violino finisce in ospedale a Carpi
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- 21:25 - Venezuela: Onori (Azione), 'gravissima decisione Tribunale supremo'
Roma, 22 ago. (Adnkronos) - “Non sorprende, ma resta gravissima la decisione del Tribunale supremo di giustizia (Tsj) del Venezuela, che ha confermato la rielezione di Nicolas Maduro continuando a non mostrarne i risultati. Il tutto poche ore dopo che la missione Onu in Venezuela aveva segnalato che né il Tribunale né il Consiglio nazionale elettorale possono ritenersi istituzioni imparziali e indipendenti, avendo anzi 'svolto un ruolo all’interno della macchina repressiva dello Stato'. È importantissimo, a questo punto, che la comunità internazionale si mostri compatta a sostegno del popolo venezuelano, il cui diritto a scegliere il proprio destino continua ad essere ostacolato da una dittatura repressiva che lo ha trascinato in una crisi economica e sociale senza precedenti". Così sui social la deputata di Azione Federica Onori.
"Peccato -aggiunge- che quando la commissione Esteri della Camera, a maggio scorso, ha votato una risoluzione proposta dalla collega Bergamini sul delicato tema delle elezioni presidenziali in Venezuela ci sia stato chi, presente in quel momento, non l’abbia non dico sottoscritta, ma neanche votata. Nella migliore delle ipotesi, per mancanza di interesse. E forse il populismo è proprio questo: se di una questione non si parla sui social e non è su ogni tg non si spreca tempo ad occuparsene. Anche se sarebbe giusto farlo perchè, ad esempio, riguarda la democrazie e i diritti calpestati di un intero popolo".
- 21:09 - Carceri: Nevi, 'profondo dolore per scomparsa D'Ettore'
Roma, 22 ago. (Adnkronos) - "È una giornata di profondo dolore per la improvvisa scomparsa di Maurizio D’Ettore. L’ho avuto come collega parlamentare nella scorsa legislatura e ne ho potuto apprezzare la simpatia e la passione per la politica. Pochi giorni fa mi aveva aggiornato sulla situazione delle carceri italiane nella sua veste di Garante dei detenuti. Rivolgo le mie più sentite condoglianze alla famiglia”. Lo afferma Raffaele Nevi, portavoce di Forza Italia.
- 21:00 - **Cittadinanza: Romeo, 'proposta Fi mina stabilità Governo'**
Roma, 22 ago. (Adnkronos) - "Non si vede la necessità di modificare" la legge sulla cittadinanza, "non è nel programma elettorale di centrodestra, non una priorità, non è nell'agenda di governo. Sinceramente faccio un po' a fatica a capire i colleghi di Forza Italia. Non è che infastidisce la Lega che ha una sua posizione chiara e ribadisce il suo no" alla modifica. "Visto che offre una sponda alle opposizioni su questa tematica rischia di minare seriamente la stabilità del Governo". Lo ha affermato il capogruppo della Lega al Senato, Massimiliano Romeo, ospite a 'Di sera' su Retequattro.
"A che pro? Presentano una proposta di legge in Parlamento e la approvano con i voti della sinistra? Che cosa potrebbe capitare? Sinceramente -ha ribadito l'esponente del Carroccio- troviamo un po' curiosa questa insistenza, posso comprendere che uno lanci un'idea, però insistere in questa direzione non so dove possa portare".
- 20:17 - Venezuela: Bergamini, 'ratifica vittoria Maduro lascia dubbi irrisolti'
Roma, 22 ago. (Adnkronos) - "La ratifica della vittoria di Nicolas Maduro alle elezioni dello scorso 28 luglio da parte della Corte suprema del Venezuela nulla cambia circa i dubbi sull’esito delle urne. Si tratta, infatti, di un organismo controllato dal regime i cui pronunciamenti non hanno alcuna terzietà, come sottolineato anche dalla missione investigativa internazionale indipendente dell’Onu presente nel Paese". Lo afferma la vicesegretaria e responsabile del dipartimento Esteri di Forza Italia, Deborah Bergamini.
"Rimangono dunque tutti irrisolti - aggiunge- i nodi attorno a un appuntamento elettorale che, secondo molti indizi, avrebbe segnato la vittoria del blocco anticomunista e filo occidentale. È doveroso dunque che la comunità internazionale ascolti le parole del candidato dell’opposizione, Gonzalez Urrutia, che ha disconosciuto quanto stabilito dalla Corte suprema. Fin quando non sarà un ente pienamente terzo e indipendente a certificare il risultato delle elezioni, la riconferma di Maduro apparirà solo come l’ennesimo colpo di mano di un regime dittatoriale e illiberale”.
- 19:57 - Morti per caldo, entro 2100 triplicheranno in Europa: Italia tra Paesi più colpiti
Milano, 22 ago. (Adnkronos Salute) - Negli ultimi anni, l'Europa ha vissuto alcune delle sue estati più calde, che hanno coinciso con alti tassi di mortalità. E secondo le previsioni contenute in uno studio pubblicato su 'The Lancet Public Health', proprio i decessi per caldo estremo potrebbero triplicare nel Vecchio continente entro il 2100 con le attuali politiche climatiche, soprattutto tra le persone che vivono nelle zone meridionali. L'Italia risulta fra i Paesi che verrebbero maggiormente colpiti da questo peggioramento legato al riscaldamento globale, insieme a Spagna, Italia, Grecia e parti della Francia. Mentre per quanto riguarda i morti legati al freddo estremo, si prevede nel continente un leggero calo entro il 2100. Nel determinare le maggiori disparità su questo fronte incidono sia il cambiamento climatico che l'invecchiamento della popolazione.
Lo studio ha utilizzato i dati su 854 città europee con oltre 50mila abitanti ed è il primo a stimare i decessi attuali e futuri dovuti a temperature calde e fredde a questo livello di dettaglio regionale per l'intero continente. Attualmente in Europa, circa 8 volte più persone muoiono di freddo che di caldo, ma si prevede che il rapporto diminuirà notevolmente entro la fine del secolo. Infatti sono proprio le vittime delle alte temperature ad essere date in aumento esponenziale. Gli autori affermano che i risultati potrebbero informare lo sviluppo di politiche per proteggere le aree e le persone più vulnerabili. Gli anziani, spiegano gli autori, sono a maggior rischio di morte per temperature estreme e si prevede che il numero di persone che raggiungono l'età avanzata aumenterà nel tempo.
Nel complesso, con un riscaldamento globale di 3°C, una stima massima basata sulle attuali politiche climatiche, il numero di decessi correlati al caldo in Europa potrebbe aumentare da 43.729 a 128.809 entro la fine del secolo. Nello stesso scenario, i decessi attribuiti al freddo, attualmente molto più alti di quelli dovuti al caldo, rimarrebbero elevati con una leggera diminuzione da 363.809 a 333.703 entro il 2100. Per quanto riguarda nel dettaglio l'Italia, calcolando un riscaldamento globale di 3°C i decessi legati al caldo estremo crescerebbero dagli attuali 10.433 a 28.285 entro il 2100. Se si dovesse salire di 4°C - lo scenario peggiore - si arriverebbe a oltre 45mila.
L'analisi ha utilizzato un modello per prevedere il rischio di mortalità regionale per diverse fasce d'atà (da 20 anni a oltre 85) e sono state prodotte stime dei decessi attuali e futuri correlati alla temperatura per quattro livelli di riscaldamento globale (da 1,5 gradi a 4). Lo studio stima che le temperature calde e fredde attualmente causano 407.538 decessi in Europa ogni anno, di cui 363.809 correlati al freddo e 43.729 al caldo appunto. I decessi per freddo sono più alti nell'Europa orientale e negli stati baltici e più bassi nell'Europa centrale e in alcune parti dell'Europa meridionale, con tassi che vanno da 25 a 300 morti ogni 100.000 persone. I decessi correlati al caldo vanno da 0,6 a 47 ogni 100.000 persone, con i tassi più bassi nel Regno Unito e nei Paesi scandinavi e più alti in Croazia e nelle parti più meridionali del continente. Con un riscaldamento di 3°C, si prevede che i decessi correlati alla temperatura aumenteranno del 13,5%, portando a 55.000 decessi in più ogni anno, spinti da un aumento dei morti per il caldo. La maggior parte dei decessi riguarderà le persone di età superiore agli 85 anni.
Stringendo l'obiettivo sulle vittime del freddo estremo, si prevede che ci saranno moderate riduzioni dei decessi correlati nell'Europa orientale e lievi cali in alcune parti di Germania, Francia, Italia e Portogallo, tuttavia si stima che i decessi correlati al freddo aumenteranno in Irlanda (dove quasi raddoppieranno), Norvegia e Svezia. "La nostra analisi - commenta Juan-Carlos Ciscar, del Joint Research Centre presso la Commissione europea - rivela che il rapporto tra decessi dovuti al freddo e al caldo cambierà drasticamente nel corso di questo secolo, con quelli attribuiti al caldo in aumento in tutte le parti d'Europa e in aumento in alcune aree. Allo stesso tempo, i decessi correlati al freddo diminuiranno leggermente nel complesso". Per gli esperti questo evidenzia la necessità di rafforzare le politiche volte a limitare il riscaldamento globale, per proteggere le regioni e le persone più vulnerabili dagli effetti delle temperature più elevate.
- 19:54 - Ue: Gasparri, 'mai inginocchiarsi a prepotenti cinesi'
Roma, 22 ago. (Adnkronos) - "La Cina fa concorrenza sleale a trecentosessanta gradi all’Italia ed a tutto l'Occidente e adesso con il ricatto della caciotta ci vorrebbero piegare. Dobbiamo tutelare i nostri produttori di formaggi e tutto il settore caseario, eccellenze per il nostro Paese. Ma non possiamo subire ricatti dai cinesi. Che devastano il mondo occidentale con la loro concorrenza sleale nel campo della siderurgia, nel campo dell'auto elettrica e in tanti altri settori fondamentali. I cinesi, peraltro, inquinano il pianeta sottraendosi a tutti i protocolli internazionali e adesso ci vogliono dettare legge? Mai inginocchiarsi a questi prepotenti guidati da una dittatura comunista". Lo afferma il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri.
"Bene ha fatto l'attuale Governo -aggiunge- a cancellare gli accordi della Via della Seta, male farebbe se desse l'impressione di cedere alla prepotenza cinese. Ci rendiamo conto dei numeri e dell'importanza di quel mercato. Ma non possiamo accettare la distruzione dell'economia occidentale con il dumping alla concorrenza sleale cinese. È una questione che va affrontata a livello planetario. I cinesi sono dei ricattatori e ai ricatti non si cede”.
- 19:30 - Elezioni Usa, la notte di Harris: nomination e presentazione all'America
Washington, 22 ago. (Adnkronos) - Dopo che per tre giorni sono sfilati sul palco di Chicago i big del partito democratico per ricordare quanta speranza e slancio abbia portato Kamala Harris in una corsa per la Casa Bianca considerata già persa, nell'ultimo giorno della kermesse arriva anche il momento in cui la vice presidente accetterà formalmente la candidatura.
E' c'è grande attesa per il discorso che, alle 21.45 ora locale (le 4.45 di domani mattina in Italia), Kamala pronuncerà perché sarà la prima volta che la 59enne democratica, entrata nella corsa per la Casa Bianca esattamente un mese fa dopo la clamorosa rinuncia di Joe Biden, potrà veramente presentare se stessa, la sua storia e la sua visione del futuro.
Secondo fonti informate citate da Cnn, da giorni sta limando il discorso nella sua suite del Park Hyatt Chicago, continuando a provarne parti, chiedendo a consiglieri e familiari aiuto per rendere più efficace la sua più importante presentazione agli elettori americani.
Arrivata a Chicago domenica sera, la vice presidente durante il giorno sia lunedì che martedì è rimasta in albergo a lavorare al discorso, uscendo solo la sera di lunedì per accogliere Joe Biden alla convention e martedì per volare ad un comizio a Milwaukee. Ieri poi il lavoro al discorso è stato interrotto da un impegno quanto mai importante, partecipare insieme a Biden ad un colloquio telefonico con Benjamin Netanyahu.
Il discorso di questa notte potrà essere un "Obama moment" per Harris, titola oggi Politico, ricordando il discorso alla convention del 2004 con cui l'allora sconosciuto candidato al Senato catturò con la sua storia l'immaginazione dei democratici, proiettandosi in una traiettoria che quattro anni dopo lo portò alla Casa Bianca. Harris non ha ancora mai avuto un momento del genere, e "questa notte potrà essere il primo", conclude il sito americano.
Anche perché dal punto di vista strategico sarà fondamentale per consolidare lo slancio positivo che, grazie all'entusiasmo provocato dalla novità della sua candidatura, sta registrando nei sondaggi "in un movimento che possa portare allo Studio Ovale", si legge sulla Cnn che rivela come la vice presidente abbia iniziato a pensare a questo discorso praticamente da quando è discesa in campo.
Anche se non è mai stata considerata tra gli oratori di punta del partito, Harris in queste settimane ha potuto contare sull'esperienza e le tattiche acquisite in anni trascorsi nelle aule di tribunali per galvanizzare i sostenitori. Ma nel discorso di questa notte dovrà emergere in modo più organico una narrativa della storia di Kamala che ancora molti americani non conoscono, riconoscono i suoi consiglieri.
In questi tre giorni di convention, suoi amici e alleati, e suo marito, hanno offerto alcune immagini della storia di Kamala, ma il suo team spera che il discorso di questa notte potrà far emergere nel suo complesso l'immagine della figlia di una madre single che diventa procuratrice, una combattente che ora vuole portare la lotta fino alla Casa Bianca.