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La regina Elisabetta II aveva una passione segreta ed inimmaginabile: c’è un oggetto che non doveva mai mancare sulla sua tavola

I cereali della colazione così come il porridge di avena dovevano essere conservati alla perfezione

di Antonella Zangaro
La regina Elisabetta II aveva una passione segreta ed inimmaginabile: c’è un oggetto che non doveva mai mancare sulla sua tavola

Chi pensa che sulle tavole di Buckingham Palace e castelli affini, sia tutto oro e lusso si sbaglia perchè anche i reali inglesi hanno passioni segrete davvero poco “esclusive”, che condividono con gran parte dei loro sudditi che non hanno il sangue blu.
La compianta regina Elisabetta II voleva che sulla sua tavola non mancasse mai un oggetto che si trova in quasi tutte le nostre cucine. A rivelare la sua passione segreta ed inimmaginabile, all’epoca, fu un cronista che, sotto mentite spoglie, cercò di farsi assumere a corte per scoprire qualche dettaglio in più della vita segreta dei Windsor.

Era il 2003 quando Ryan Perry del Daily Mirror rivelò che la sovrana ed il principe Filippo volevano assolutamente che in tavola, oltre ad i servizi di porcellane pregiate e alle posate lussuose, non mancassero mai i contenitori di plastica salva fragranza comunemente detti Tupperware. Elisabetta II e consorte volevano che i cereali della colazione così come il porridge di avena fossero conservati alla perfezione per garantirne la freschezza al pasto successivo e quello strumento era perfetto per la causa. A maggior ragione quando la famiglia reale si trovava a Balmoral, là dove era la coppia coronata ad occuparsi delle faccende e della cucina, i contenitori erano immancabili nei famosi barbecue di Filippo davanti al lago Loch Muick.

La scena descritta dall’allora reporter e ricordata oggi dall’Express narra anche di una tavola reale perfettamente imbandita con un tovagliolo ricamato piuttosto spesso e recante l’emblema di Sua Altezza (EIIR, Elisabetta II Regina) posto accanto ai Tupperware contenenti cereali e porridge. Probabilmente proprio come accade nella maggior parte delle case inglesi e di tante altre latitudini al mondo.

La notizia torna di attualità perchè le abitudini di casa (reale) sarebbero rimaste invariate grazie a re Carlo III che pare aver voluto mantenere la tradizione dei suoi genitori intatta. Lui e Camilla, stando a quanto rivelato da una fonte al tabloid di oggi, pretendono dal personale di corte che tutti i prodotti avanzati (e pronti per il prossimo pasto) siano conservati in questi contenitori per mantenerne la freschezza e chi abbia almeno una volta sentito parlare della ossessione di Carlo III per il cibo di qualità, biologico e naturale non si meraviglierà di certo davanti a questa pretesa, per altro condivisibile.

A corte oggi il menu lo stabilisce un sovrano che vuole mangiare la verdura cresciuta negli orti bio dinamici delle sue tenute, come Highgrove così come le uova delle sue galline a chilometro zero. Il re cerca sempre di consumare pasti molto leggeri. Ma anche in questo caso, rivela la fonte, “Carlo ha mantenuto la tradizione ereditata da sua madre sopratutto quando si organizzano i pic-nic estivi nella tenuta di Balmoral in Scozia”.

Ci sarebbe anche dell’altro, perchè passando di madre in figlio, la tradizione oggi è arrivata fino al nipote contagiando anche William e la moglie Kate Middleton. Pare infatti che anche loro siano fan ed assidui utilizzatori dei Tupperware a tavola. D’altro canto Kate è nota per essere una “svelta e pratica”.

L’unica differenza tra i due nuclei familiari coronati sta nei contenuti messi al sicuro nella famose scatoline di plastica. Se Carlo III, abituato a fare colazione con noci e semini, li riempie di questi prodotti avanzati dal suo pasto sempre leggero e molto sano, la principessa del Galles li utilizzerebbe per conservare l’avena.

Le cronache raccontano di una Kate abituata fare torte con i tre piccoli di casa, George, Charlotte e Louis e ad avere sempre le mani in pasta in una famiglia dove ognuno dà il suo contributo, apparecchiando, sparecchiando e probabilmente anche mettendo gli avanzi nei contenitori di plastica per essere riproposti al pasto successivo.

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