Politica

L’Italia ripudia la guerra ma chi ci governa non si ferma neppure davanti alla Costituzione

Ho già scritto sulla complicità giuridica, sotto il profilo penalistico e della violazione del diritto internazionale, dei governanti italiani nel genocidio che lo Stato israeliano sta pervicacemente consumando nei confronti del popolo palestinese. Mi auguro che ogni giurista, ad ogni livello, faccia la sua parte perché anche i governanti, ad ogni livello di coinvolgimento, vengano giudicati dai tribunali competenti. La storia li condannerà sul piano umano, morale e politico. E l’essere cristiani e cattolici di questi governanti non li assolverà dalla condanna storica per essere stati complici di un massacro orribile, soprattutto nei confronti di bambine e bambini.

Ma veniamo, oggi, ad un’altra sistematica violazione di legge dei nostri governanti, in questo caso non nel terribile delitto di genocidio, ma nell’aver eluso leggi ordinarie e soprattutto calpestato uno degli articoli più importanti della nostra Costituzione, sulla quale giurano, ipocritamente, ma non ne sono giusti e doverosi custodi.

Non entro nuovamente sulle cause e responsabilità della guerra in Ucraina, dove appare giorno dopo giorno sempre più evidente il ruolo, per nulla pacifista e incolpevole, degli Usa e della Nato. Ma, sempre in punta di diritto, sottolineo nuovamente le condotte antigiuridiche dei nostri governanti. In questo caso con la violazione sistematica, reiterata, dolosa e criminogena dell’articolo 11 della Costituzione: l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione alle controversie internazionali.

Ripudiare è un verbo nettissimo e inequivocabile. Non è un termine giuridico diversamente interpretabile. Del resto, la Costituzione fu scritta sulle macerie della devastante seconda guerra mondiale e nasce dalla resistenza al nazifascisimo. Ripudiare vuol dire condannare e starne fuori, senza se e senza ma. I nostri governanti, invece, ovviamente in complicità con governanti di altri Paesi alleati, non l’hanno ripudiata affatto in Ucraina ed anzi hanno sistematicamente violato la Costituzione e anche le leggi sulla fornitura di armi, eludendo il controllo del Parlamento e, quindi, del popolo che, ai sensi dell’articolo 1, secondo comma, della Carta è sovrano.

I governanti per coprire le loro malefatte, con un dispiego di propaganda bellicista utilizzando i vasti poteri mediatici di cui dispongono, hanno fatto credere al popolo italiano che armare per anni la resistenza ucraina era un nostro dovere. E dove sta scritto? L’Ucraina non è nemmeno un membro Nato con riferimento alla quale scattano dei doveri di natura pattizia. E con il tempo verranno fuori ancora più chiaramente le responsabilità americane ed atlantiste in questa guerra nel cuore dell’Europa.

Se come dicono i traditori della Costituzione vi è il dovere di armare le resistenze, per quale motivo gli stessi ipocriti e falsi governanti non hanno armato e non armano anche la resistenza palestinese ed, anzi, armano l’occupante e il genocida? Per loro la Costituzione è carta straccia, anzi è solo un testo da sventolare retoricamente per poi tradirla alla prima occasione in cui potrebbero dimostrare di essere bravi difensori, attuatori e custodi della stessa.

In questi giorni la violazione della Costituzione si è persino aggravata. Fino a qualche giorno fa in cui le armi erano utilizzate in un’ottica solo apparentemente difensiva si era consumata la parte dell’articolo 11 in cui si ripudia la guerra come mezzo di risoluzione delle controverse internazionali. Ora la responsabilità si è addirittura rafforzata perché le armi italiane, senza che il Parlamento sia stato avvisato, sono utilizzate per invadere il territorio russo, quindi si è violata anche la parte ancor più importante dell’articolo 11: ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli. Utilizzando armi, tecnologia, personale militare e ingenti denari violiamo ed offendiamo la libertà di un altro popolo. Governanti così mediocri, inadeguati, pericolosi e disumani non si fermano nemmeno davanti alla Costituzione sulla quale hanno giurato.

E se chi dovrebbe custodire tradisce si deve sempre di più ricorrere all’ultimo baluardo a difesa della Costituzione, dello stato di diritto e della democrazia, il popolo sovrano che non può e deve assistere indifferente e inerme a questo scempio senza limiti.