Cronaca

Naufragio del Bayesian | I rapporti con i Servizi, il braccio destro ucciso, il processo: gli elementi che alimentano teorie del complotto

Un lussuoso veliero di 56 metri che affonda durante una tromba d’aria mentre altre imbarcazioni, nelle vicinanze, superano senza problemi la burrasca. L’elenco delle vittime del naufragio: il magnate britannico dell’hi-tech Mike Lynch (proprietario del mega yacht) e alcuni suoi ospiti, invitati per festeggiare la sua assoluzione dall’accusa di frode arrivata a giugno dopo 12 anni di processo. Quasi tutti coinvolti, a vario titolo, nella battaglia legale tra ex imputati, avvocati, testimoni, vecchi e nuovi collaboratori. Senza dimenticare i legami delle aziende di Lynch con i servizi segreti occidentali, la lotta al terrorismo e un’altra incredibile coincidenza: la morte del braccio destro del magnate (ex coimputato) investito poche ore prima da un’auto mentre faceva jogging a Stretham, vicino a Cambridge. Gli ingredienti del giallo ci sono tutti. Un intrigo che alimenta sul web le teorie del complotto e richiama alla mente un altro naufragio avvenuto in Italia poco più di un anno fa: il rovesciamento di una barca nel lago Maggiore il 28 maggio 2023 che portò alla morte di tre persone, due 007 italiani e un ex agente del Mossad, l’intelligence di Israele. Morti durante “una delicata attività operativa con Servizi Collegati Esteri”, verrà confermato ufficialmente (anche se in maniera implicita) dal Dipartimento delle informazioni per la sicurezza italiano solo dieci mesi dopo l’incidente. La causa del naufragio, anche in questo caso, “un’improvvisa tromba d’aria“. Ecco i tanti elementi che allungano ombre di giallo sull’affondamento del Bayesian a poche centinaia di metri delle coste palermitane di Porticello.

L’inizio dei legami di Lynch con i servizi segreti – I rapporti tra Lynch e il mondo dell’intelligence iniziano molti anni fa. Come evidenzia Politico.eu, La sua prima azienda, la Cambridge Neurodynamics, specializzata nel riconoscimento delle impronte digitali basato su computer, “aveva contratti con le agenzie di intelligence del Regno Unito“. Nel 1996 il magate crea Autonomy, azienda che ha utilizzato l’apprendimento automatico per analizzare dati da fonti come telefonate intercettate ed e-mail. Innovazioni molto utili per i servizi segreti occidentali, impegnati nella lotta al terrorismo dopo l’attacco alle Torri Gemelle l’11 settembre del 2001. Così Autonomy lavora per le agenzie governative del Regno Unito e degli Stati Uniti, “tra cui un contratto per la fornitura di infrastrutture all’Office of Homeland Security degli Stati Uniti”. Un articolo del Guardian del 2003 parlava dell’azienda come “impegnata in attività di intelligence segreta” e “tra le poche organizzazioni commerciali del Regno Unito che trarrebbero profitto dalla guerra in Iraq“. Descriveva la tecnologia dell’azienda come “sistemi avanzati di intercettazione informatica”. “Si ritiene che tra i suoi clienti attuali vi siano l’MI6 (agenzia di spionaggio per l’estero del Regno Unito, ndr) e il GCHQ, il neonato Dipartimento per la sicurezza interna degli Stati Uniti con sede a Washington, e le agenzie di intelligence in Italia“. Richard Perle, ex funzionario del Pentagono che all’epoca ricopriva la carica di presidente del comitato consultivo per la difesa del Pentagono, era uno dei direttori dell’azienda.

La nascita di Darktrace – Autonomy Corporation, nata come start-up e diventata una multinazionale, viene acquisita nell’ottobre 2011 da HP per 11,1 miliardi di dollari. Un’operazione che porta Mike Lynch a essere imputato di frode dalla giustizia americana, rischiando fino a 25 anni di carcere: per l’accusa aveva gonfiato i dati economici per concludere a suo vantaggio la vendita. Inizia così il suo lungo calvario con la giustizia. Ma Lynch non si ferma e nel 2013 è il co-fondatore della società di sicurezza informatica Darktrace: tra i fondatori c’è Stephen Huxter, una figura di alto rango nel team di difesa informatica dell’MI5, che divenne amministratore delegato di Darktrace. In questa società oltre a ex spie dei servizi britannici (MI5 e MI6, i nostri Aisi e Aise), ha lavorato dal 2020 anche l’ex ministro degli Esteri inglese, Amber Rudd. Secondo Agenzia Nova la società ha rapporti consolidati con il servizio segreto israeliano. Di sicuro ha collaborato in chiaro con il premier conservatore David Cameron per le sue missioni a Washington. La testata specializzata Decripto.org spiega che tra i principali investitori di Darktrace c’è Vitruvian Partners, il cui vicepresidente è Alexander Arbuthnot, figlio di Lady Emma Arbuthnot, che è a sua volta il magistrato capo di Westminster che ha supervisionato i procedimenti di estradizione di Julian Assange. Pare che proprio Darktrace nel 2013 sia stata creata in risposta alle fughe di notizie di Bradley Manning su Wikileaks e pochi giorni dopo la prima delle rivelazioni di Edward Snowden pubblicata dal Guardian. Darktrace il 26 aprile scorso era stata ceduta al fondo d’investimento americano Thoma Bravo per 5,32 miliardi di dollari.

Le vittime e il processo – Nel mese di giugno scorso l’odissea giudiziaria di Mike Lynch, passata anche dall’estradizione negli Usa, si conclude con un’assoluzione. Pronto a iniziare una nuova vita arriva il viaggio in barca, ma il naufragio del Bayesian segnerà la fine della sua vita. E tra le acque siciliane si sono inabissati alcuni dei protagonisti della lunga battaglia legale. Tra le vittime c’è uno degli esponenti di spicco della finanza britannica, Jonathan Bloomer: il 70enne presidente di Morgan Stanley International dal 2018 (la controllata con sede a Londra della banca d’affari americana), è stato chiamato a testimoniare nel processo per frode negli Stati Uniti contro Lynch, in quanto aveva guidato il comitato di revisione contabile di Autonomy. Una testimonianza che il Telegraph definisce “fondamentale” per l’assoluzione dell’amico magnate. Con Bloomer è morta anche la moglie Anne Elizabeth Judith. Tra le vittime c’è anche un’altra coppia: l’avvocato Chris Morvillo e sua moglie Neda. Morvillo ha difeso, con lo studio legale internazionale Clifford Chance, Lynch nel suo decennale processo per frode. “La verità ha finalmente prevalso”, commentava sul sito dello studio il 6 giugno scorso. Chris Morvillo dal 1999 al 2005 ha lavorato come procuratore aggiunto degli Stati Uniti per il distretto meridionale di New York: ha preso parte alle indagini sugli attacchi terroristici del 2001 al World Trade Center.

Il braccio dentro ucciso da un’auto – Tra gli ospiti della crociera premio mancava, invece, il braccio destro di Lynch: Stephen Chamberlain, ex direttore operativo per la Darktrace, era stato coimputato nel processo per frode in quanto ex vicepresidente finanziario di Autonomy. Poche ore dopo la notizia che il magnate della tecnologia britannico era tra le persone disperse nel superyacht affondato all’alba di lunedì al largo delle coste siciliane, è emersa la notizia di una tragica coincidenza: sabato mattina vicino a Cambridge il 52enne uomo di fiducia di Lynch è stato investito da un’auto mentre stava facendo jogging vicino a casa, nel villaggio di Stretham. L’impatto con una Corsa blu guidata da una donna inglese 49enne lo ha gravemente ferito. Trasportato in ospedale non c’è stato però nulla da fare e la sua morte è stata annunciata nella tarda serata di lunedì. Sul caso la polizia britannica ha tenuto a precisare che la vicenda non presenta nessun elemento “sospetto”: “Siamo convinti che si tratti di un tragico incidente stradale“.

La dinamica del naufragio – Non mancano poi gli interrogativi sulle cause del naufragio. Per un esperto di salvataggio in mare come Matthew Schanck, presidente del Maritime Search and Rescue Council, è un fatto senza precedenti che una imbarcazione delle dimensioni del Bayesian si sia inabissata per condizioni, seppur eccezionali, di maltempo. “Era tutto prevedibile. Io ho qui davanti a me le carte meteo”, dice al Corriere Giovanni Costantino, fondatore e ad della società che costruì il veliero, definendo l’imbarcazione “praticamente inaffondabile”. Altri elementi che aumentano l’alone di mistero sul naufragio del Bayesian.