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Afghanistan, nuova stretta dei Talebani sulle donne: dovranno coprirsi e non far sentire la loro voce. Bandita anche la musica

Non solo il corpo, ma anche la voce delle donne deve essere considerata come qualcosa di intimo e, per questo, non rivelata agli estranei. La nuova legge imposta dai Taliban in Afghanistan e già approvata dall’Amir al-Mu’minin, Hibatullah Akhundzada, costringe le donne a sempre più dure restrizioni nel Paese che, dopo la nuova presa del […]

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Non solo il corpo, ma anche la voce delle donne deve essere considerata come qualcosa di intimo e, per questo, non rivelata agli estranei. La nuova legge imposta dai Taliban in Afghanistan e già approvata dall’Amir al-Mu’minin, Hibatullah Akhundzada, costringe le donne a sempre più dure restrizioni nel Paese che, dopo la nuova presa del potere da parte degli Studenti Coranici, ormai tre anni fa, è ripiombato nell’epoca dell’oscurantismo nel quale ha vissuto a cavallo tra gli Anni 90 e Duemila.

Il testo, che ha lo scopo dichiarato di “combattere il vizio e promuovere la virtù” è composto, come riporta l’Associated Press che ha potuto visionarlo, da 114 pagine e 35 articoli riguardanti aspetti della vita quotidiana come i trasporti pubblici, la musica e le celebrazioni. Ad attirare l’attenzione, tra gli altri, è l’articolo 13 che tratta il ruolo e i comportamenti delle donne. Nel passaggio si legge che è obbligatorio per una donna velare il proprio corpo in ogni momento in pubblico e che una copertura per il viso è essenziale per evitare tentazioni. I vestiti non devono essere sottili, stretti o corti. Le donne sono obbligate a coprirsi davanti a maschi e femmine non musulmani per evitare di essere corrotte. Inoltre, questa la novità maggiore che riporta ai tempi in cui la musica nel Paese era vietata proprio per volere dei Taliban, la voce della donna è considerata intima e quindi non deve essere sentita cantare, recitare o leggere ad alta voce in pubblico. È inoltre vietato alle donne guardare gli uomini a cui non sono legate da vincoli di sangue o di matrimonio e viceversa.

Nella nuova legge c’è poi tutta una parte dedicata alle rappresentazioni degli esseri viventi che, nell’interpretazione più radicale dell’Islam, sarebbero haram, ossia vietate. L’articolo 17 vieta la pubblicazione di immagini di esseri viventi. L’articolo 19, come già accennato, vieta la riproduzione di musica, il trasporto di viaggiatrici sole e la mescolanza di uomini e donne non imparentati tra loro. La legge obbliga inoltre i passeggeri e gli autisti a recitare le preghiere in orari prestabiliti.

“Inshallah vi assicuriamo che questa legge islamica sarà di grande aiuto nella promozione della virtù e nell’eliminazione del vizio”, ha dichiarato il portavoce del ministero Maulvi Abdul Ghafar Farooq. Ilfattoquotidiano.it ha chiesto conferma del contenuto della legge ai vertici del gruppo che, senza smentire le rivelazioni di AP, hanno semplicemente liquidato la questione con un “verifichiamo e vi facciamo sapere”.

Con questa nuova legge, il ministero per la “propagazione della virtù e la prevenzione del vizio” ha il potere di verificare la condotta personale di ogni cittadino, imponendo punizioni come avvertimenti o arresti in caso di violazioni delle norme. Il mese scorso, un rapporto delle Nazioni Unite ha affermato che il ministero sta contribuendo a creare un clima di paura e intimidazione tra gli afghani attraverso gli editti e i metodi utilizzati per farli rispettare. Secondo il rapporto, il ruolo del ministero si sta espandendo in altre aree della vita pubblica, tra cui il monitoraggio dei media e lo sradicamento della tossicodipendenza.