“Ci sono due ragioni perché non temiamo il referendum. La prima è perché si tratta di uno strumento democratico e se c’è una piattaforma digitale per raccogliere le firme e partecipare è anche grazie a questo governo”. Da Fratelli d’Italia nessuna preoccupazione in merito alla raccolta di firme contro l’Autonomia Differenziata, che se ci sarà l’ok da parte della Corte Costituzione circa il quesito referendario, porterà gli italiani ad esprimersi in merito alla riforma Calderoli. A dirlo è Manlio Messina, nel corso di un’intervista a ilfattotidiano.it
La seconda ragione per cui il primo partito che guida la coalizione di centrodestra, che sostiene il governo guidato dalla leader di Fratelli d’Italia, non teme il referendum “è che un referendum lo abbiamo già superato: questo è il primo governo, dopo un decennio, votato dal popolo e all’interno del programma elettorale vi era l’Autonomia Differenziata. Poi – aggiunge Messina – abbiamo la convinzione che il Sud crescerà molto di più con l’Autonomia Differenziata. Se gli italiani ci diranno, ma di questo dubito fortemente, che l’Autonomia Differenziata non la vogliono ed è sbagliata, si prenderà atto di questo, come tutte le democrazie. Ma io – conclude – sono convinto che gli italiani capiranno che con l’autonomia miglioreranno i servizi e finalmente il gap che c’è tra Nord e Sud sarà finalmente colmato dall’azione di questo governo”.
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Sardegna contro l’Autonomia differenziata, Zaia: “Fanno ricorso? Ci danneggia, ci opporremo. Loro già autonomi che problema hanno?”

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