Il giornalista racconta di aver odiato il mare e la montagna
In attesa di riprendere i suoi impegni televisivi, l’estate di Gigi Marzullo è all’insegna della città. “Non mi piace l’estate e nemmeno il mare. – ha affermato a Il Messaggero – Lo dico senza esagerare a me fa male l’aria di mare. Potrei andare in montagna ma anche quella non mi piace. Io amo la città. Se potessi starei un mese ad Avellino, la mia città di origine. Seduto in un bar dalla mattina fino a tarda notte a guardare il mondo, le persone che passeggiano”.
Poi si va indietro con la memoria: “Da ragazzo frequentavo il mare dalle 20. Partivano con i miei amici e andavano in costiera amafltina fino a tarda notte. Ma ci spostavamo unicamente per andare a ballare. Ero uno studente avevo 17 anni ero il piccolo. C’era un mio amico poi preside dell’Università di Salerno, Enzo Maria Marenghi che mi portava. Ero un po’ più carino degli altri. Lui conosceva delle donne e la bruttina dovevo frequentarla sempre io. Al rientro ci fermavamo a Sorrento per mangiare la pizza al mare”.
Ma com’era Marzullo da teenager? “Ero un po’ imbranato e non avevo un fisico bestiale come direbbe qualcuno. Però ero molto me stesso, come adesso. E questa cosa piaceva alle ragazze specie a quelle altolocate. Ero affascinato dalle ragazze che mi affascinavano. Dovevano essere complesse. Non mi sono mai soffermato all’aspetto fisico certo se era carina era meglio Ma cercavo altro. Qualcosa avrò concluso in discoteca ma ero molto timido e un po’ grassottello. Non mi piacevo col tempo la timidezza l’ho superata. Oggi non mi dispiaccio”.