Con il Tutti Nel Vortice Tour (9 palazzetti, 2 Arene di Verona e 14 date estive) Annalisa ha registrato oltre 200mila biglietti venduti in 6 mesi. Record su record anche in streaming e l’ennesimo singolo azzeccato, un po’ “old style” ma estremamente efficace, con Tananai “Storie Brevi”. Agli inizi di settembre, in prima serata su Canale 5, il concerto-evento all’Arena di Verona, dove sono intervenuti anche amici e colleghi da Elisa a Giorgia, passando per Tananai stesso. E dopo cosa accadrà?
“Finita l’estate voglio rifiatare un attimo – ha detto a Vanity Fair -. Stare orizzontale. Mi piace la casa, godermi gli spazi, anche da sola. Il silenzio. Ultimamente non l’ho fatto molto spesso. Vorrei godermeli di più gli affetti, questo sì. Ma devo dire che ci sono sempre, a partire dai miei genitori e mio marito, che quando possono vengono ai concerti. Mi piacerebbe tornare più spesso a Carcare, il paesino di 5mila abitanti dove sono cresciuta, per vedere i miei amici storici. Ogni volta è bello: siamo legati, lì sono solo ‘Annalisa’ e basta, faccio cose di tutti i giorni, come andare al bar e fare aperitivo con loro, andare a prendere il caffè vestita male, in totale serenità… A nessuno, lì, frega niente di me, ed è appagante”. Ma non è uno stop: “In autunno torno a scrivere, sto un attimo lontana dai riflettori. Ma poi si ricomincia, presto. Ho molta voglia: voglio rifiatare, non fermarmi“.
Sull’amicizia con Tananai: “Al di là della cifra artistica, secondo me sovrapponibile, siamo proprio amici, persone che stanno bene insieme. Questo non significa che nella musica funzioni sempre così: bisogna sapersi coltivare i propri spazi, i propri rapporti. Chiaramente non è facile, perché spesso quando siamo a riposo viviamo in posti lontani, ma ci si sente spesso per questioni che non sono di lavoro. E quando ci vediamo in contesti non professionali, le assicuro, non parliamo di lavoro. C’è spazio, ecco, per amicizie vere: vanno coltivate”. Naturalmente anche tra donne: “Non se è per pregiudizio, ma la stampa e l’opinione pubblica tendono spesso a mettere le artiste l’una in competizione con le altre: non è vero, anzi“.