Dai graffiti alle scritte sui muri dei bagni fino ai problemi di salute mentale, hanno costretto il giovane imprenditore a intraprendere un percorso diverso da quello scolastico
Quelli della scuola sono stati anni difficilissimi per Oliver Hodgson, originario della cittadina inglese Whitehaven e che oggi ha 20 anni. Ha abbandonato il banco a 15 anni, anzi forse è scappato proprio come lui stesso ha ammesso a causa del “bullismo incessante” che ha dovuto subire dai graffiti disgustosi su di lui. Dai graffiti alle scritte sui muri dei bagni fino ai problemi di salute mentale, hanno costretto Oliver a intraprendere un percorso diverso da quello scolastico. Poi il riscatto, la rinascita. Oggi il ragazzo è un imprenditore di successo da 590mila euro: “Alla fine un pezzo di carta non definisce il tuo futuro”, ha ammesso al Mirror.
“Sono lontani i giorni in cui gli studenti venivano incanalati in percorsi unici per tutti. – ha dichiarato Oliver – È molto arcaico e non consente alle persone di esprimersi. In realtà tante aziende, al giorno d’oggi, si concentrano di più sulle persone che sono giocatori di squadra disposti a imparare e crescere. Ci si basa anche su coloro che hanno esperienza e talento reali, non sui voti che hanno ottenuto a scuola. Il sistema educativo odierno non è un vero riflesso della moderna società lavorativa, da come le persone si vestono sul posto di lavoro alla gerarchia e alle pratiche di lavoro. I tempi sono cambiati. Le scuole stanno diventando fabbriche di esami. La crescente pressione folle sui giovani adolescenti porta a gravi problemi di salute mentale. I ragazzi pensano che avranno successo nella vita solo se avranno voti altissimi. È così sbagliato”.