Quattro anziani uccisi dal loro badante. Almeno questo è quanto ha raccontato un badante che giovedì si è presentato in Questura a Caserta. L’uomo, come riporta il Corriere della Sera, si è presentato con i suoi avvocati e si è autodenunciato sostenendo la necessità di essere fermato. L’uomo è stato sottoposto a decreto di fermo emesso dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere ed eseguito dai Carabinieri del nucleo operativo radiomobile di Caserta. Su quanto raccontato dal 47enne sono in corso gli accertamenti degli investigatori.

L’uomo ha fornito i dati anagrafici di due vittime, un 88enne morto a Casoria a dicembre 2023 e un 96enne morto a Vibonati (Salerno) a marzo scorso, mentre risultano non ancora identificati altri due anziani dei quali il 47enne ha confessato l’omicidio. “Ho ucciso quattro anziani che accudivo. L’ho fatto per empatia, per pietà” la sua confessione. Agli anziani, tutti pazienti oncologici secondo il suo racconto, sarebbero stati somministrati antitumorali, sedativi e antidolorifici. L’uomo avrebbe arbitrariamente aumentato il dosaggio dei farmaci antitumorali prescritti, oltre a sedativi e antidolorifici, causandone quindi il decesso.

La procura ha delegato le indagini e ha disposto i primi riscontri alle dichiarazioni dell’uomo. L’ultimo delitto, in ordine di tempo, sarebbe avvenuto il 4 marzo scorso a Vibonati, nel Cilento. Altre due vittime, secondo il Corriere, risalirebbero al 2014, quando lavorava a Latina nel 2014. Al momento non sono state ancora identificate. Gli inquirenti valutano altre morti ‘sospette’: il badante avrebbe assistito circa 30 persone. “Ho bisogno che qualcuno mi fermi. Continuando a lavorare come badante, probabilmente l’avrei fatto ancora”.

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