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Il fenomeno “Sextortion” dilaga su TikTok e YouTube: manuali dettagliati e videoguide che spiegano come effettuare estorsioni sessuali a scopo finanziario

Gli utenti, molto spesso adolescenti, vengono ingannati online e indotti a inviare foto intime di se stessi a truffatori

di 30science per Il Fatto
ESTORSIONI RECORD IN REGNO UNITO, USA E CANADA - 3/3

ESTORSIONI RECORD IN REGNO UNITO, USA E CANADA - 3/3

L’autore sostiene che i primi tre Paesi in cui commettere estorsioni online di successo sono Regno Unito, Stati Uniti e Canada. Consiglia al lettore di concentrarsi su adolescenti e giovani adulti e indica che ci si può aspettare di ricevere contenuti sessualmente espliciti “da almeno 5-10 obiettivi su 200”. La guida spiega come la pratica si sia spostata su diverse piattaforme dopo che alcuni gruppi di social media sono diventati più consapevoli della minaccia: ad esempio, avverte che “esporre il tuo obiettivo su Instagram è praticamente impossibile ora” dopo i recenti aggiornamenti sul sito. Inoltre, questa guida offre ai lettori l’accesso agli specifici script di estorsione utilizzati dall’autore per 50 dollari e tre mesi di assistenza individuale per 250 dollari. Gli esperti di sicurezza hanno scoperto prove di almeno 276 transazioni finanziarie con l’autore, indicative di individui che acquistano questi servizi. La guida evidenzia quanto sia diventato professionale questo crimine e sottolinea il potenziale per trasformarlo in un’attività redditizia. “Prendiamo questo problema estremamente seriamente e abbiamo adottato rigide politiche per proteggere i nostri utenti da truffe e altri comportamenti dannosi”, dichiara un portavoce di YouTube.

“I contenuti che forniscono istruzioni per attività come phishing e cryptophishing non sono consentiti su YouTube e verranno rimossi”, aggiunge. TikTok ha affermato che la piattaforma ha rilevato e rimosso in modo proattivo contenuti di questa natura, anche tramite indagini da parte dei suoi team di moderazione. Un portavoce di Telegram ha affermato: “Il sextortion è esplicitamente vietato sulla piattaforma di Telegram. I moderatori monitorano in modo proattivo le parti pubbliche della piattaforma e accettano le segnalazioni degli utenti per rimuovere i contenuti che violano i termini di servizio di Telegram”. Ma tutto questo, appare evidente, non basta.

Valentina Arcovio

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