L’orsa selvatica JJ4, che nel 2023 aggredì e uccise il runner Andrea Papi sul Monte Peller, in Val di Sole, sarà trasferita da Trento alla Germania. A renderlo noto è il Parco dei Lupi e degli Orsi della Foresta Nera (Alternativer Wolf-und Bärenpark Schwarzwald) sul suo sito web. L’annuncio del sito spiega che il Parco si sta preparando all’arrivo dell’animale “costruendo un recinto all’aperto appropriato, con i più alti standard di sicurezza, dove JJ4 sarà ospitata lontano dai percorsi dei visitatori“.

Il trasferimento in Germania – Dopo la cattura dell’orsa lo scorso aprile 2023 e dopo che il Tar ne aveva sospeso l’abbattimento – per l’animale era stato disposto il trasferimento nell’area faunistica del Casteller, a Trento, unica struttura autorizzata per la custodia di animali pericolosi. “Tuttavia – ha spiegato nella sua nota online l’ente tedesco che ospiterà l’orsa – non può rimanere lì perché il centro è stato progettato solo per una sistemazione temporanea in caso di emergenza. Si poteva scegliere tra una sistemazione alternativa in un recinto dello zoo o in un centro di protezione degli orsi in Romania, già densamente occupato”. Nessuna delle due soluzioni sarebbe stata davvero risolutiva e adatta alla salvaguardia della salute dell’animale: “Dal punto di vista del benessere animale, entrambe le opzioni sarebbero state la punizione definitiva per l’orso selvatico“, continua l’annuncio. “Dovevamo salvare JJ4 da questa situazione e, su richiesta delle autorità, ci siamo offerti di accogliere JJ4 nel nostro parco alternativo per lupi e orsi nella Foresta Nera”, conclude l’ente.

I dubbi degli animalisti – Le associazioni per la tutela dell’ambiente Oipaa e Liedaa hanno commentato l’annuncio del trasferimento di JJ4 nell’ Alternativer Wolf-und Bärenpark della Foresta Nera. “Ben venga, per l’orsa JJ4, la condizione di semilibertà che, a quanto pare, otterrà nel ‘Parco orsi’ della Foresta Nera e che le è certamente negata al Casteller. Ci chiediamo soltanto quando il trasferimento potrà aver luogo, dato che il recinto di sicurezza in cui l’orsa sarà ospitata deve ancora essere costruito e che è tuttora in corso la raccolta fondi avviata per lo scopo dalla Fondazione per gli orsi tedesca”, scrivono le due associazioni. “Né si comprende – aggiungono – perché non sia mai stato preso in considerazione il rifugio di Zarnesti in Romania, proposto da Leidaa e Oipa al tavolo tecnico del Ministero dell’Ambiente“. “La Provincia autonoma di Trento non si è mai degnata di risponderci”.

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