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L’orca più sola del mondo fissa immobile un cancello per 24 ore: le immagini strazianti e la storia di Kshamenk fanno il giro del Web

La triste e ingiusta situazione di prigionia dell’esemplare è stata denunciata dall’associazione animalista “Urgentseas”

di Gabriele Scorsonelli
LA STORIA DI KSHAMENK - 2/4

LA STORIA DI KSHAMENK - 2/4

E dire che, all’età di circa tre anni, Kshamenk era stata salvata da alcuni pescatori. Stando al portale Killer Whale Wiki (dedicato alle “biografie” degli esemplari di orca), come riporta FanPage, nel novembre 1992 era stata trovata su una spiaggia di Samborombon (Argentina) insieme ad altri tre maschi, tutti bloccati su un lembo di terra a causa della bassa marea. Subito, era stato avvertito il parco Mundo Marino. Il giorno successivo, però, gli addetti a recuperare i cetacei avevano trovato solo Kshamenk, fortemente ustionata e disidratata. Probabilmente, gli altri esemplari erano riusciti a tornare al largo.

Sottratta a una morte quasi certa, l’orca era stata curata e nutrita. Terminata la riabilitazione però, i veterinari del governo argentino avevano stabilito che non potesse essere liberata nell’oceano. Troppo debole, non ancora pronta. Così, imprigionata insieme a Belén, una femmina spiaggiatasi in un diverso contesto, è diventata un’attrazione del parco. La coppia si è riprodotta almeno due volte, ma le gravidanze non andate a buon fine: il primo piccolo è morto nel 1998 e, la seconda volta, nel 2000, a soccombere è stata la mamma.

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