La triste e ingiusta situazione di prigionia dell’esemplare è stata denunciata dall’associazione animalista “Urgentseas”
Immobile, sola e sofferente, ha trascorso 24 ore fissando il cancello in metallo che separa la sua vasca in cemento da quella di alcuni delfini. Sicuramente, con la speranza di tornare ad assaporare la libertà. Poi, di ritrovare la compagnia di altri esemplari. Condivisa sui social dall’associazione animalista “Urgentseas” per denunciare una situazione straziante, è la storia di Kshamenk, un’orca maschio che da 30 anni vive al parco acquatico Mundo Marino, in Argentina. Una vera e propria prigione in cui è privata della dignità e dove il suo valore turistico è anteposto al suo benessere.