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Re Carlo III ha adottato una gallina da una Associazione benefica e l’ha chiamata Henrietta: eccola mentre si scatena felice nei giardini reali

Nome reale e gioco di parole che parte dall’inglese “hen” che significa, appunto, “gallina”

di Antonella Zangaro
Re Carlo III ha adottato una gallina da una Associazione benefica e l’ha chiamata Henrietta: eccola mentre si scatena felice nei giardini reali

Anche le galline ovaiole sono ottimi animali da compagnia. Ne è certo re Carlo III che in un afflato di generosità ne ha appena adottata una da una charity e l’ha chiamata Henrietta. Nome reale e gioco di parole che parte dall’inglese “hen” che significa, appunto, “gallina”.

Il sovrano inglese non è nuovo a questo tipo di attività ed evidentemente apprezza l’affetto e le coccole che solo le ovaiole “in pensione” sanno dare, infatti ne ha già adottate una trentina.

Henrietta è la numero 1 milione che l’associazione BHWT (British Hen Welfare Trust), fondata nel 2005 ha salvato dallo sgozzamento al quale sarebbe stata condannata per aver terminato la sua funzione primaria. Sistemata in un trasportino reale disegnato apposta per lei dalla pluripremiata stilista inglese Lulu Guinness, Henrietta il 17 agosto ha raggiunto la sua nuova casa, ad Highgrove, la residenza privata che dividerà con Carlo e Camilla. Un bel colpo di fortuna per una pennuta che, come le tante che superano i 18 mesi di età, sarebbe invece stata condannata a morte certa dagli allevatori che non le ritengono più redditizie ai fini della deposizione delle uova e diventando per loro solo un costo.

Finita nel mirino della charity inglese, Henrietta è passata così ai giardini reali e diventerà presto una attrazione per chi, pagando il biglietto, vorrà andare nella residenza a vederla insieme alle altre fortunate salvate da una più triste sorte.

L’organizzazione benefica con questa adozione coronata ha celebrato il traguardo di un milione di galline salvate e destinate ad un buon retiro sereno tra orti privati, scuole, carceri e aree di comunità. L’obiettivo è quello di trasformarle tutte in animali da compagnia e d’affezione.

Va anche detto che, a 18 mesi, la produzione di uova cala rispetto agli standard industriali ma prosegue, quindi Carlo III, che a colazione gradisce sempre uova di galline allevate a terra e cresciute libere, oltre ad una nuova amica a due zampe potrà anche approfittare dei tondi doni di Henrietta in tavola.

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