Due donne, di 80 e 83 anni, sono morte a Parma dopo aver contratto il virus West Nile. Erano ricoverate all’ospedale Maggiore e presentavano diverse patologie pregresse come riporta la Gazzetta di Parma. Sale così a quattro il conto delle vittime accertate in Emilia-Romagna nel corso dell’estate, dal virus trasmesso dalle zanzare. Nei giorni scorsi, dopo venti giorni di agonia, è morto un uomo di 78 anni a Russi (Ravenna), mentre all’inizio del mese era morto un uomo di 89 anni, che aveva contratto il virus a Carpi. L’Emilia-Romagna si conferma una delle aree più colpite, tanto che la Regione ha deciso di innalzare il livello di sorveglianza

Secondo il bollettino di sorveglianza integrata West Nile e Usutu virus, diffuso il 22 agosto dall’Istituto superiore di sanità, sono 171 i casi umani confermati in Italia dopo che negli ultimi 7 giorni monitorati – dal 15 al 21 agosto – sono state registrate 72 nuove infezioni. Nel bollettino risultavano 6 decessi. Sul totale dei casi, 101 pazienti hanno sviluppato la forma neuro-invasiva, più grave, della malattia (63 di questi si concentrano in Emilia-Romagna e 23 in Veneto); 21 sono casi asintomatici identificati in donatori di sangue e 49 sono casi di febbre (33 concentrati in Veneto, 12 Emilia-Romagna).

La maggior parte delle forme neuroinvasive si concentra nella fascia d’età sopra i 75 anni (58 casi), mentre sono 18 quelle registrate rispettivamente sia fra i 45-64enni che tra i 65-74enni, alle quali si aggiungono 4 casi nella fascia 15-44 anni. I decessi sono stati registrati in Piemonte (1), Veneto (2), Fiuli-Venezia Giulia (1), Emilia Romagna (2). Il primo caso umano autoctono della stagione era stato segnalato dall’Emilia-Romagna il 26 giugno nella provincia di Modena. Nello stesso periodo è stato segnalato anche un caso di Usutu virus in provincia di Modena.

La sorveglianza veterinaria attuata su cavalli, zanzare, uccelli stanziali e selvatici, ha confermato la circolazione del virus West Nile in Abruzzo, Campania, Toscana, Puglia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Marche e Lombardia, riporta l’Iss. Le analisi molecolari hanno confermato la circolazione del Wnv Lineage 1 e 2. Quanto alla distribuzione geografica “sono in corso di conferma positività in provincia di Gorizia, Como e Alessandria – si leggeva nel bollettino – Salgono a 35 le province con dimostrata circolazione del virus appartenenti a 11 Regioni (Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Abruzzo, Campania, Puglia, Calabria e Sardegna).

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