Non può partecipare dagli US Open per aver viaggiato in Iran nel 2o15. Clamorosa esclusione di Marco Bortolotti dal Grande Slam americano per un visto negato. Il 33enne, specialista del doppio maschile sarebbe dovuto essere in coppia con Flavio Cobolli, invece non potrà nemmeno mettere piede sul campo cementato di Flushing Meadows.
Le autorità statunitensi, proprio perché aveva giocato nove anni fa nello stato iraniano, hanno negato al tennista l’Esta (Sistema elettronico per l’autorizzazione al viaggio). Nemmeno le richieste classificate come “urgenti” hanno consentito a Bortolotti di poter avere il visto per la partenza. Secondo le direttive infatti, chi ha viaggiato in Iran dopo il 1 marzo 2011 può andare negli Usa solamente se munito di visto B1/B2 e non di Esta, perché l’Iran è un Paese inserito nella blacklist degli Stati Uniti.
Bortolotti: “Una vicenda surreale”
Così il tennista con un post su Instagram: “Con profondo dispiacere e incredulità sono costretto a rinunciare agli Us Open 2024, causa negazione dell’Esta per aver giocato in Iran nel 2015 e successiva negazione del visto B1 perché, secondo il console, non era il visto corretto. Altre richieste di visto urgente non sono state accolte dal consolato Usa. Ringrazio tutte le persone che hanno provato invano ad aiutarmi in questa vicenda surreale. Manderò giù il boccone e ripartirò, come sempre”. Diversi i commenti solidali nei suoi confronti sotto la foto. Tra gli altri, è spuntato quello del “collega” di doppio Andrea Vavassori: “Non ti meritavi assolutamente un epilogo del genere… Road to Melbourne 2025″. E Australian Open sia.
Bortolotti come Sinner
Prima della positività per contaminazione involontaria di Jannik Sinner all’agente anabolizzante di alcune pomate o spray cicatrizzanti e sostanza proibita dall’Itia perché dopante, un caso analogo aveva colpito proprio Bortolotti. Il 33enne emiliano aveva scoperto lo scorso mese di novembre di avere tracce di Clostebol nel sangue, la stessa sostanza trovata al numero 1 al mondo (successivamente a una catena di leggerezze dal parte del team medico). Intervistato da ubitennis.com, Bortolotti ha condiviso la sua esperienza personale che si è conclusa con la propria innocenza per assunzione fortuita, come Sinner.