Una domenica da incubo per chi ha viaggiato in treno, sia lungo la linea Adriatica che sull’altro versante. A causa di un investimento vicino a Riccione nel primo caso e, nel secondo, di un controllo tecnico a un treno a Cassino si sono registrati ritardi che hanno coinvolto Frecce, Intercity e regionali con ritardi fino a 240 minuti e cancellazioni.
Il problema lungo la ferrovia Adriatica è iniziato alle 13.50, quando nel tratto Rimini-Ancona, fra Riccione e Cattolica, c’è stato un investimento in prossimità della stazione di Riccione. Nell’incidente è stato coinvolto un Frecciarossa Milano-Taranto. A causa degli accertamenti delle autorità competenti, la circolazione è stata interrotta fino alle 19 con pesanti ripercussioni sul traffico ferroviario, specialmente per i treni da e per la Puglia. Nove i Frecciarossa (sette nella tratta Lecce/Taranto – Milano) e otto gli Intercity con almeno un’ora di ritardo. Sul suo sito, Rfi ha comunicato che altri treni hanno subito rallentamenti, variazioni e cancellazioni.
I treni regionali che coprono la tratta fra Bologna e Ancona sono stati limitati a Rimini se in arrivo da nord e a Cattolica se in arrivo da sud. I treni a lunga percorrenza hanno invece atteso di ripartire nelle stazioni precedenti il tratto interrotto. Nessun treno, fa sapere Trenitalia, è rimasto fermo in linea. Personale delle imprese ferroviarie ha fornito assistenza nelle stazioni.
La circolazione è stata fortemente rallentata anche sulla linea Roma–Napoli, per un controllo tecnico a un convoglio nei pressi di Cassino. I treni Alta Velocità sono stati instradati sulle linee convenzionali tra Roma e Napoli via Formia o via Cassino e hanno registrato un maggior tempo di percorrenza fino a 90 minuti. La circolazione nel tratto interrotto è ripresa dopo le 18, trascinandosi tuttavia ritardi fino a 45 minuti anche nelle ore serali.